La presidente della Fondazione Napoli 99 commenta l'invito del Presidente emerito Giorgio Napolitano "alle energie professionali, intellettuali e culturali di cui dispone in notevole quota Napoli e che non riescono ad acquisire voce pubblica"
"Un appello sacrosanto", che "giunge al momento opportuno". Così all'Adnkronos Mirella Barracco, presidente della Fondazione Napoli 99, commenta l'appello rivolto dal presidente emerito Giorgio Napolitano "alle energie professionali, intellettuali e culturali di cui dispone in notevole quota Napoli e che non riescono ad acquisire voce pubblica".
"Già nel 1993 quando Papa Wojtyla venne a Napoli disse 'organizzate la speranza' - ricorda Barracco - Evidentemente già allora si viveva un momento di apatia per altri motivi. E' indubbio che Napoli con tutte le sue forze debba reagire. Raccogliamo il suo appello, pur dicendo che sotterraneamente Napoli è una città vivacissima dal punto di vista culturale come poche altre città italiane, senza soldi o aiuti ma con tanta voglia di contribuire. Evidentemente non riusciamo a fare sistema - ammette Barracco - bisognerà organizzare una risposta all'appello di Napolitano".
Con la Fondazione Napoli 99 "noi da 30 anni lavoriamo in città, abbiamo vissuto i suoi alti e bassi e abbiamo la certezza della forza e della vitalità di Napoli. Questo appello giunge al momento opportuno perché tutta questa forza non vada dispersa e possa invece dare un contributo che potrà servire al presente e al futuro della città".