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Esodati: Salvini, governo si muova altrimenti diventiamo cattivi

15 settembre 2015 | 18.02
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Aula di Montecitorio
Aula di Montecitorio

Prima il sit in a via XX Settembre davanti al Mef, poi l'occupazione dei banchi del governo alla Camera e al Senato. La Lega Nord ha spostato il fascio di luce della protesta dai migranti agli esodati. Matteo Salvini oggi ha incontrato il sottosegretario Pierpaolo Baretta per chiedere al governo rassicurazioni sulla ricostituzione del fondo che tutela le 'vittime' della legge Fornero, ma poi le recriminazioni si sono trasferite a Montecitorio e a palazzo Madama, dove i deputati leghisti si sono 'accomodati' per una ventina di minuti ai banchi del governo.

"Ci dicono sempre la stessa cosa: che sono al lavoro, ma la legge Fornero - ha ricordato Salvini lasciando il Mef - sta per compiere quattro anni. Siamo stufi. Né Renzi, né nessun ministro si è degnato di trovare dieci minuti per dare una risposta alle centinaia di uomini e donne massacrate dalla legge Fornero. Un governo normale deve dare una risposta su una legge che normale non è. Se fanno in fretta - ha detto infine riferendosi alle risposte ricevute dal Mef - gli diamo una mano, altrimenti diventiamo cattivi".

"Lo avevamo detto che la nostra voleva essere una protesta simbolica per sottolineare il problema - ha spiegato invece il capogruppo leghista, Massimiliano Fedriga uscendo dall'aula a Montecitorio dopo aver liberato gli scranni del governo - non ci mettiamo a fare risse, non vogliamo mettere in difficoltà gli assistenti d'aula". Non sono mancate le battute. A chi gli chiedeva cosa si prova a stare al governo per una ventina di minuti, Fedriga ha risposto: "cosa devo dire? A me è capitato il massimo della sfiga, perché mi sono dovuto sedere al posto che generalmente occupa il ministro Alfano".

Il 'chiasso' sollevato dalla Lega è inutile perché Pd e governo - ha affermato il responsabile economico del partito Filippo Taddei - "sono determinati a chiudere la vicenda degli esodati nella maniera più strutturale e sistematica possibile", sono "pienamente edotti" dei termini del problema, quindi "non c'è bisogno di fare manifestazioni", anche perché, ha concluso, "siamo quelli che hanno già fatto sei salvaguardie".

Anche M5S ha criticato la protesta della Lega in aula alla Camera. "A noi - ha commentato Carla Ruocco, membro del direttorio M5S - ci avrebbero presi a calci, a questi tra un po' gli servono cappuccino e cornetto. Forse perché le nostre proteste sono realmente scomode e non delle messe in scena come quelle della Lega".

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