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Berlusconi: "Mestieranti finalmente fuori da Forza Italia"

26 settembre 2015 | 19.08
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(Infophoto)
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"Evviva, deo gratias. I mestieranti della politica finalmente sono scesi da Forza Italia". Lo ha affermato Silvio Berlusconi, intervistato da Nicola Porro ad Atreju, a proposito dei parlamentari che hanno lasciato il movimento azzurro.

Se il premier Matteo Renzi proporrà l'abolizione della tassa sulla prima casa, aggiunge Berlusconi, "noi la voteremo, ma non lo proporrà, perché, essendo a capo di un partito di sinistra, un partito di sinistra non può proporre l'abolizione di una tassa".

Mentre a proposito del leader della Lega Nord ha detto: "Chapeau a Salvini per il modo con cui sa parlare alla pancia della gente, può essere molto utile per il centrodestra".

Sulle soluzioni per superare la questione dei nomadi "sono meno d'accordo con Salvini. Lui pensa di risolvere il problema con le ruspe, non è così facile".

Il sistema delle primarie, dice Berlusconi, è "accoglibile, plausibile se non c'è un leader carismatico, se ci sono delle seconde file". "I leader -aggiunge- prima o poi vengono fuori, come è accaduto con Renzi. Io non mi tiro indietro per senso di responsabilità verso il mio Paese e i miei concittadini, quando mi sarà restituito lo splendore dell'innocenza dalla Corte dei diritti dell'Uomo di Strasburgo".

Berlusconi parla poi delle riforme in discussione che, dice, sono "un pasticcio pericoloso", perché avere una sola Camera che dà la fiducia al governo, eletta con una legge elettorale che attribuisce il premio di maggioranza ad una sola lista, porta ad "una pericolosa deriva autoritaria".

Quanto al passato Berlusconi sostiene che nel 2011 "il mio governo cadde per la regia di Napolitano".

Ma il discorso di Berlusconi si allarga anche alla lotta contro l'Isis. "Bisogna andare ad estirpare il cancro dell'Isis con una grande coalizione che - dice -, sotto l'egida dell'Onu, metta insieme Stati Uniti, Europa, Federazione Russa e Cina".

L'immagine che dà la stampa del presidente russo Vladimir Putin, dice l'ex premier, "è completamente opposta a quello che Putin è realmente"."Non è comunista, è riflessivo, profondamente liberale, mantiene la parola data, è veramente democratico, lo considero un fratello minore, è il numero uno tra i leader mondiali".

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