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Renzi: "Missione compiuta, Italia fuori da sabbie mobili"

30 settembre 2015 | 15.12
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Via tassa su prima casa "per tutti e per sempre"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Per la "prima fase" del lavoro del governo, "quella di portare l'Italia fuori dalle sabbie mobili, possiamo dire: missione compiuta". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al Question time, ricordando che "per il primo anno e mezzo di governo la priorità è stata il salvataggio dell'industria manifatturiera italiana: 43 crisi industriali aperte. Un lavoro per passare dal segno meno a quello più in tutti i principali indicatori, dal Pil fino agli occupati che proprio oggi vedono un incremento di 60mila unità".

Il presidente del Consiglio ha anche affermato che la tassa sulla prima casa sarà tolta ''per tutti e per sempre'' e ''non rilevano le letterine europee. L'Ue faccia ciò che deve, noi facciamo quello che dobbiamo nel rispetto dei ruoli''.

Rispondendo poi ad un'interrogazione del M5S, Renzi ha spiegato che "in legge di stabilità ci impegnamo a introdurre per la prima volta una misura contro la povertà, in particolar modo infantile, perché questa è una priorità su cui spero potremo lavorare insieme''.

Per quanto riguarda invece un'interrogazione di Sel sul decreto ministeriale in materia di prescrizioni sanitarie inutili, il premier ha spiegato che "deve essere chiaro che sulla sanità l'Italia non sta tagliando", "poi possiamo discutere" su come spendere le risorse, "fare indagini e ascoltare i medici". Renzi ha ricordato che "nel 2002 erano 75 i miliardi a disposizione del Fondo sanitario nazionale, nel 2013 erano 106, nel 2014 erano 109, quest'anno 110 e 111 il prossimo anno. Questa è la nostra base di partenza, sul resto confrontiamoci, ma non raccontiamo" che si sta tagliando perché "siamo in presenza dell'unico settore in cui c'è stato un aumento dei fondi del 40%".

Sul tema dei flussi dei migranti , replicando al question time della Lega, il premier ha detto che: "Non bisogna usare dati falsi: non c'è un milione di persone che sta arrivando in Italia, da noi sono arrivate 170mila persone. C'è un Paese in cui c'è più di un milione di persone, la Giordania, un Paese di 4 milioni di abitanti. Dite numeri veri alle persone che stanno fuori da qui".

Parlando di Siria, Renzi ha infine ribadito che la posizione dell'Italia "rimane nel solco delle Nazioni unite: invitare a tutti i livelli alla collaborazione e far sì che non si replichi un modello per il quale dopo 4 anni di guerra, che ha prodotto non soltanto milioni di profughi, ma la sconfitta della politica internazionale, si replichi ancora una volta un meccanismo per il quale la mancanza di governo porta all'esplosione di pezzi interi di Medio Oriente".

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