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Banche: sindaco di Laterina paese della Boschi, felicissima per lei

19 dicembre 2015 | 17.23
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Banche: sindaco di Laterina paese della Boschi, felicissima per lei

"Sono felicissima sia per Maria Elena che per Pierluigi". E' quanto afferma all'Adnkronos Catia Donnini, il sindaco di Laterina (Arezzo), paese di origine del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi all'indomani del 'no' della Camera alla mozione di sfiducia individuale presentata nei suoi confronti dal M5S per la vicenda della banca Etruria, dove il padre Pierluigi Boschi, per qualche mese, ha rivestito il ruolo di vice presidente.

Donnini si dice "ovviamente contenta" che la mozione non sia stata approvata, ma afferma di non aver avuto modo di sentire il ministro dopo il voto. "Non è a casa in questi giorni", si limita a dire.

Soddisfatto anche l'ex primo cittadino, Massimo Gennai del Pd, che guidava Laterina quando, il 22 febbraio 2014, ci fu il giuramento del governo Renzi e Boschi diventò ministro. "Credo che in questo momento stiano cercando un capro espiatorio - commenta Gennai, che al suo fianco come vicesindaco ebbe proprio la madre di Maria Elena Boschi, Stefania Agresti - Boschi non ha nessuna responsabilità in quello che è successo, è una persona seria che sta facendo bene il suo lavoro, era scontato che venisse respinta la mozione di sfiducia".

A Gennai sono piaciute anche le parole pronunciate dal ministro alla Camera ieri: "La sostanza del discorso e il modo di operare con toni che arrivano ma pacati e senza mai urlare, dicendo cose concrete e veritiere".

In questi giorni, spiega l'ex primo cittadino, "non ci siamo sentiti, ma le mando un sms tutte le volte che il nostro governo porta a casa risultati importanti. E faccio lo stesso con sua madre".

"In questi giorni sono sotto pressione - conclude riferendosi alla famiglia Boschi - ma conoscendo lo spirito con cui affrontano le cose, credo stiano tranquilli. Sono dispiaciuto per quello che sta accadendo e per i risparmiatori, ma non si può colpevolizzare persone che non hanno responsabilità".

Dello stesso parere il parroco della Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, a Laterina, don Mario Ghinassi. "E' andata come doveva andare, sarebbe andata anche meglio se ci fosse stato meno accanimento" ha detto il sacerdote all'Adnkronos. Tutte le polemiche "sono infondate", continua don Ghinassi al quale il discorso di ieri di Boschi è "piaciuto, ma non ha detto niente di nuovo rispetto a quello che noi qui sapevamo. Conosciamo bene la famiglia e la loro onestà di fondo". "Era normale che finisse così", sottolinea riferendosi alla votazione dell'Aula. "Noi li conosciamo - conclude don Ghinassi, che da un po' non vede il ministro e i suoi - certe affermazioni per noi sono fuori da ogni realtà".

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