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Banche: Mattarella, accertare responsabilità, sistema solido

21 dicembre 2015 | 19.11
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(foto dal sito del Quirinale)
(foto dal sito del Quirinale)

Sovrapposizione tra poteri, banche, migranti, riforme e ruolo della politica. Questi i temi affrontati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dello scambio di auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni.

Banche - Sulle vicende che hanno coinvolto alcune banche locali il Capo dello Stato ha chiesto di accertare in modo "rigoroso e attento" le responsabilità. Ricordando che il sistema creditizio italiano si è dimostrato comunque "più solido di altri" e che sul fronte della "trasparenza", della "correttezza" e dell'"educazione finanziaria" la Banca d'Italia "sta utilmente operando". Mattarella ha ricordato che "si stanno approntando interventi di possibile sostegno valutando caso per caso, al fine di tutelare quanti sono stati indotti ad assumere rischi di cui non erano consapevoli". Ma "occorre un accertamento rigoroso e attento delle responsabilità", ha insistito ricordando che" sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l'etica degli intermediari, bancari e finanziari". Sul versante europeo, ha ricordato, "abbiamo il dovere di chiedere, come ha fatto il governo - ha scandito il Presidente - , che siano integralmente onorati gli impegni previsti in materia di Unione bancaria. Rassegnarsi a una Unione bancaria lacunosa e vulnerabile, come hanno evidenziato, del resto anche la Commissione europea e la banca centrale europea - ha aggiunto - esporrebbe l'intera Europa a rischi di carattere sistemico".

Istituzioni - Un richiamo da Mattarella è andato anche ai poteri e alle istituzioni dello Stato sollecitati a "collaborare lealmente per il bene comune. La nostra democrazia - ha scandito il Presidente - è connotata dal pluralismo istituzionale e dal mutuo bilanciamento dei poteri. Ciascun potere opera in coordinamento con gli altri, dei quali è chiamato a riconoscere responsabilità e funzioni". "E' confortante constatare come questa collaborazione sia abitualmente praticata. Talvolta si registra invece - ha lamentato Mattarella - competizione, sovrapposizione di ruoli, se non addirittura conflitto, e questo genera sfiducia".

Riforme - Per questo "non posso che augurarmi" che il processo di riforme costituzionali "giunga a compimento in questa legislatura", ha sollecitato il Capo dello Stato, perché "il senso di incompiutezza rischierebbe di produrre ulteriori incertezze e conflitti". Le riforme non riguardano soltanto l'organizzazione costituzionale. "In questo momento storico si avverte fortemente l'esigenza di un riordino e di un recupero di razionalità nel processo legislativo", ha scandito il Presidente ricordando che "il tema della qualità della legislazione si pone davanti a noi come un dovere inderogabile".

Politica - Del resto è proprio "a partire dalla qualità e dall'efficacia della legislazione" che "la politica riconquista la sua funzione comunitaria". "Agli attori politici, economici e sociali - ha ricordato Mattarella - oltre che alle istituzioni, sono richiesti uno sguardo lungo, una visione e comportamenti che non siano ristretti alle convenienze del giorno per giorno".

Migranti - Un pensiero il Capo dello Stato lo ha rivolto anche al dramma dei profughi definendo "crudelmente beffardo ferire la dignità dei migranti, prevedendo addirittura di spogliarli dei beni che sono riusciti a salvare nella fuga dalle tribolazioni dei Paesi natali, come si propone di fare un Paese dell'Unione (la Danimarca, ndr). Una misura - ha attaccato Mattarella - che riconduce alla memoria i momenti più oscuri dell'Europa".

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