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M5S, consiglieri Quarto avanti con il sindaco: verranno tutti espulsi

12 gennaio 2016 | 09.03
LETTURA: 6 minuti

Nella foto Rosa Capuozzo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Nella foto Rosa Capuozzo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Dopo il sindaco Rosa Capuozzo, toccherà ai consiglieri M5S il 'cartellino rosso'. I 15 eletti tra le file dei 5 Stelle hanno infatti deciso di restare al fianco della prima cittadina e andare avanti, nonostante la procedura di espulsione decisa dai vertici M5S nei confronti di Capuozzo. A quanto apprende l'Adnkronos, nelle prossime ore la mail che attiva la procedura di espulsione dal Movimento verrà inviata anche a loro. "Al di là dei colori politici, come già detto, il nostro prioritario senso di responsabilità verso i cittadini tutti ci impone di continuare ad amministrare con coscienza ed onestà il nostro territorio, come fatto fino ad oggi", ha affermato in una nota il primo cittadino, che si è recato negli uffici della Procura di Napoli. Capuozzo sarà ascoltata dai pm che indagano sui presunti condizionamenti della camorra sulle amministrative.

L'espulsione del sindaco dal Movimento è stata ufficializzata dal blog di Beppe Grillo ed è stata accompagnata da un post che motiva la decisione. "L'urbanistica e lavori pubblici oltre al Puc (Piano urbanistico comunale, ndr): queste sono le tre cose a cui mira e sta sclerando e sta facendo sclerare, perché scalcia scalcia ma non sta ottenendo niente, ricatta ricatta ma non ottiene niente perché io vado come un muro, non me ne frega più niente ormai". "Io ho lottato per... con minacce per la casa... io ho detto... ma smantellatemi questa cazzo di casa, non faccio un passo indietro, ho subito minacce per qualsiasi cosa''. Queste, puntualizza il blog del leader M5S, sono le parole di Rosa Capuozzo, intercettata, rispettivamente, il 24 novembre e il 16 dicembre 2015, in colloqui telefonici con i consiglieri comunali Concetta Aprile e Alessandro Nicolais.

"La camorra - si legge ancora nel post - a Quarto ha perso, perché non è riuscita a incidere in alcun modo sull'amministrazione e tutte le richieste pervenute sono state rimandate indietro duramente. Ma dalle parole di Rosa Capuozzo è evidente che si è trattato di un caso di ricatto da parte dell'ex consigliere Giovanni De Robbio, al contrario di quanto da lei stessa sostenuto nelle sue dichiarazioni pubbliche e di quanto riferito ai membri del M5S nei diversi incontri avuti, in cui ha parlato di semplici pressioni politiche".

"E' dovere di un sindaco del MoVimento 5 stelle - aggiunge Grillo - denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve. Perché noi siamo geneticamente diversi dai partiti che invece di sbattere la porta in faccia alla criminalità organizzata, come fatto a Quarto, la fa accomodare e sedere al proprio tavolo per spartirsi la torta". "E la nostra differenza sta proprio nel non predicarla solamente, l'onestà, ma nell'applicarla giornalmente. Come diceva Paolo Borsellino in riferimento alla necessaria pulizia da fare all'interno dei partiti, non bisogna soltanto essere onesti, 'ma apparire onesti', al di fuori di ogni dubbio e al di sopra di ogni sospetto". "Per queste ragioni Rosa Capuozzo è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle per grave violazione dei suoi principi. Perché siamo il M5S e non un Pd qualsiasi".

Non si fa attendere la replica del premier Matteo Renzi, intervistato da 'Repubblica Tv': "L'idea che il M5S ha il monopolio morale, che per noi non è mai esistita, ora è chiaramente venuta meno anche per i militanti del Movimento 5 stelle. Noi nel Pd la pulizia l'abbiamo fatta e non guardiamo in faccia a nessuno. Ma quale era il presupposto? Che il M5S fosse immune, un partito di perfetti. Ma sono come tutti gli altri partiti".

"Io - continua il premier - sono per il garantismo più totale. Quella di Quarto è una vicenda per la quale avere grande rispetto, bisogna evitare strumentalizzazioni, che segna un dato oggettivo: questa giovane sindaco ha chiesto aiuto ai suoi dirigenti, non si capisce se l'ha ottenuto e se qualcuno ha preferito tacere. Mi sembra davvero ingiusto buttare la croce addosso a lei. Io dico no alle dimissioni, lei avrebbe dovuto denunciare chi la ricattava ma non dimettersi. In quel posto l'hanno messa i cittadini".

Intanto arriva una nota congiunta dei capigruppo del M5S alla Camera e al Senato, Davide Crippa e Mario Michele Giarrusso, in cui si sottolinea che "solo grazie alle intercettazioni pubblicate dai giornali, il M5S ha appreso che il sindaco Rosa Capuozzo ha subito una serie di presunti ricatti da parte di Giovanni De Robbio sottaciuti dal sindaco sia agli organi del M5s che a Luigi Di Maio e Roberto Fico".

Con la nota lo stato maggiore dei 5 stelle chiede a "tutti gli organi di stampa e alle testate giornalistiche di procedere a rettificare articoli e titoli che risultino contrari alla verità dei fatti, in merito agli accadimenti che vede coinvolto il Comune di Quarto. Diversamente, il M5S si vedrà costretto a procedere nelle opportuni sedi al fine di tutelare integralmente la propria posizione".

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