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Roma, Fdi-An: "Meloni si candidi". Domani la decisione

15 marzo 2016 | 17.05
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(Fotogramma)
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"Si è concluso l'ufficio di presidenza di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale che all'unanimità si è detto favorevole alla candidatura di Giorgia Meloni a sindaco di Roma. Il presidente di FdI comunicherà domani la sua decisione definitiva dopo aver sentito gli alleati del centrodestra". Lo comunica l’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. La Meloni alle 12 di mercoledì incontrerà cittadini e simpatizzanti di FdI in piazza della Rotonda (piazza del Pantheon).

Berlusconi come Bertolaso: "Mamma e sindaco insieme non si può"

Dunque, sembra ormai a un passo la rottura del centrodestra, almeno su Roma. Forza Italia, infatti, non sarebbe disposta ad arretrare di un millimetro. Anzi, è determinata a sostenere l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, nel rispetto dei patti presi qualche settimana fa con la Lega e Fratelli d'Italia, come sancito ufficialmente da una nota congiunta Berlusconi-Salvini-Meloni. Tra gli azzurri girano varie voci. Alcuni sospettano "un'asse Lega-Fdi per affossare Bertolaso sin dall'inizio", visto che "il vero obiettivo è la futura leadership del centrodestra''.

Una linea che vede d'accordo tutti quei forzisti contrari al principio che "un giorno si stringe un patto, come è successo per Bertolaso, e il giorno dopo si cambia idea". C'è chi, invece, è convinto che la "Meloni sia prigioniera dei suoi e dopo aver prima preferito non correre perché in dolce attesa, sia stata poi costretta a ripensarci per una faida interna''. Altri, in particolare l'ala romana, pensano che ''tutto il pasticciaccio parta da lontano: da quando cioè, Meloni ha imposto il suo veto su Marchini, un nome che poteva portare il centrodestra al ballottaggio''.

Intanto Berlusconi, oggi rimasto ad Arcore per un nuovo intervento all'occhio, avrebbe già pensato al 'piano B' qualora anche la Meloni (dopo il Carroccio), dovesse sfilarsi definitivamente dalla partita per il Campidoglio: candidati azzurri in tutte le città che contano, a cominciare da Bologna.

Una sorta di 'tana libera tutti', con effetto a catena, ma solo nei grandi Comuni. Secondo questo schema, a Napoli e Torino sarebbero confermati, rispettivamente, l'imprenditore campano Gianni Lettieri e l'ex parlamentare azzurro Osvaldo Napoli.

A Milano, dove si rischia un vero e proprio tsunami politico per il centrodestra, il manager Stefano Parisi resta il candidato di Forza Italia (è stato lanciato per primo dal Cav), spetterà poi agli alleati decidere se votarlo o meno, mentre a Bologna potrebbe rispuntare l'azzurro Galeazzo Bignami (candidatura mai tramontata in realtà) al posto della leghista Lucia Borgonzoni, fortemente voluta da Matteo Salvini.

Per ora si tratta solo di un'ipotesi, tutto potrebbe decidersi nei prossimi giorni, dopo l'ufficializzazione della discesa in campo della Meloni.

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