Sta diventando una schiera nutrita quella dei candidati a sindaco di Roma per le elezioni della prossima primavera. Sinistra, centrosinistra, civici, destra, estrema destra, paladini dei consumatori: tra cambi dell'ultimo momento, spaccature e ripensamenti vari, al momento si contano una dozzina di teste in corsa per il Campidoglio. E non è detto che i numeri non aumentino nei giorni a venire.
Nel centrodestra l'ultima arrivata è Giorgia Meloni, anche se Flavio Tosi, con un colpo di teatro dell'ultim'ora, ha provato a rubarle la scena: "Sto valutando se scendere in campo per Roma", ha detto, spiegando di poter contare sull'esperienza positiva già maturata a Verona. E se Pd e M5S, così come i centristi, confluiti su Marchini, hanno già scelto il volto che porteranno alle urne, a sinistra, invece, dove al momento c’è l’unica candidatura di Fassina, si comincia a parlare di primarie. Come dire, mai dire mai. E fino all'ultimo la situazione sarà suscettibile di colpi di scena.
Ecco in sintesi i principali candidati in corsa per il posto di sindaco di Roma.
Roberto Giachetti, del Pd, si è aggiudicato le primarie del Centrosinistra. Dal 1993 al 2001 è stato a capo della Segreteria e poi Capo di Gabinetto dell’allora sindaco di Roma Francesco Rutelli. Il candidato ‘renziano’ è spesso una voce fuori dal coro, anche per il suo passato nelle fila dei Radicali.
Viriginia Raggi è stata scelta dal popolo M5s per correre per il Campidoglio. Qualcuno ha avuto da ridire sul suo passato nello studio legale Previti, il suo nome (e la sua faccia) però piacciono, anche agli avversari e il settimanale britannico "Economist", con un post dal titolo "Virginia Raggi, un concorrente forte"
Guido Bertolaso. Dal 2001 al 2010 è stato direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei ministri. Il suo nome l’ha fatto Berlusconi, con una decisione che ha provocato una dura spaccatura nel Centrodestra a Roma.
Giorgia Meloni. E’ stata ministro per la Gioventù al governo con Berlusconi. Oggi, proprio in seguito alle polemiche con Bertolaso, la presidente di Fratelli d’Italia ha annunciato la sua candidatura per il sindaco di Roma, definendo la sua scesa in campo “un atto d’amore”.
Francesco Storace. E’ segretario nazionale de La Destra e attualmente ricopre la carica di Vice Presidente del Consiglio regionale del Lazio. E’ stato Ministro della Salute e Presidente della Regione Lazio dal 2000 al 2005. Si è sempre battuto per fare le primarie nel Centrodestra.
Alfio Marchini, candidato civico e indipendente, è sostenuto anche dai Cristiano Riformisti e da Ncd. Si presenta per la seconda volta alle elezioni comunali della Capitale. Nel 2013 ottenne meno del 10% dei voti, arrivando quarto dopo Ignazio Marino, Gianni Alemanno e Marcello De Vito.
Stefano Fassina è il candidato della sinistra. L’ex viceministro dell'Economia nel governo Letta, in seguito alle frizioni con la linea di Renzi, lascia e il Pd e aderisce a Sinistra Italiana - Sel. Da qui al voto però qualcosa potrebbe ancora cambiare: Gianluca Peciola, ex consigliere capitolino di Sel, ha proposto di fare le primarie della Sinistra.
Simone Di Stefano è il candidato di CasaPound per la Capitale mentre Msi, Fiamma nazionale e Forza Nuova puntano su Alfredo Iorio.
Infine, in campo ci sono due paladini dei consumatori, Carlo Rienzi, storico leader del Codacons, che ha annunciato una candidatura “lacrime e sangue” prima di tutto per gli stessi cittadini romani e Michel Emi Maritato, il presidente di Assotutela, tra i primi a lanciare uno dei temi cardine di questa campagna elettorale, l'emergenza topi nella Capitale.
