"Tutti i giorni leggo polemiche tra politici e magistrati. Un film già visto per troppi anni. Personalmente ammiro i moltissimi magistrati che cercano di fare bene il loro dovere. E anche i moltissimi politici che provano a fare altrettanto". Lo scrive Matteo Renzi nella enews.
"Il rapporto tra politici e magistrati deve essere molto semplice: il politico rispetta i magistrati e aspetta le sentenze. Il magistrato applica la legge e condanna i colpevoli. Io rispetto i magistrati e aspetto le sentenze. Buon lavoro a tutti", conclude il premier.
In precedenza, fonti di Palazzo Chigi hanno smentito i virgolettati e le citazioni dirette o indirette sulla magistratura attribuite questa mattina sui quotidiani al presidente del Consiglio, come peraltro possono testimoniare - fanno notare le stesse fonti - i giornalisti che lo hanno seguito durante la missione a New York.
Orlando, no polemiche ma reale collaborazione - I "riconoscimenti" del lavoro fatto, scrive su Fb il Guardasigilli Andrea Orlando, "non sono un patrimonio che appartiene al governo, ma al Paese, per questo dobbiamo evitare di travolgerlo tra le polemiche quotidiane ricercando sinergia e leale collaborazione tra tutti i soggetti della giurisdizione".
Palamara, magistrati non devono cercare consenso di piazza - "E' ovvio che siamo tutti contro chi ruba e chi commette fatti di corruzione, ma sono argomenti che non possono essere trattati con delle battute - ha detto il consigliere del Csm, Luca Palamara, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati -. E' stata dunque opportuna e importante la presa di posizione che ieri sera lo stesso Davigo ha voluto fare, perché la magistratura deve liberarsi dal rischio di essere strumentalizzata. Bisogna avere una chiara distinzione di ruoli, la magistratura non deve cercare il consenso della piazza o rincorrere facili populismi".
Grillo: "Davigo uomo straordinario, ha la mia solidarietà"
