cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 13:39
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Migranti: Sargentini (Greens/Efa), ok alcuni aspetti proposta Renzi, altri no

24 aprile 2016 | 14.24
LETTURA: 5 minuti

Migranti sopravvissuti a un naufragio al largo di Lampedusa (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Migranti sopravvissuti a un naufragio al largo di Lampedusa (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Il Migration Compact voluto da Matteo Renzi è "un misto di proposte", molte delle quali sono "wishful thinking", una pia illusione, da una parte misure tese ad "impedire ai migranti di attraversare" il Mediterraneo e a spingere "un migliore controllo delle frontiere", ma dall'altra contiene anche "cose che apprezzo, come una migliore cooperazione e aiuti", nonché la previsione di "opportunità di immigrazione legale". Judith Sargentini, europarlamentare olandese del gruppo Greens/Efa, esperta di migrazioni e che conosce bene l'Africa (è stata uno dei negoziatori nel Kimberley Process, che ha portato alla certificazione mondiale dei diamanti grezzi), dà un giudizio misto, da sinistra, dell'aide-mémoire presentato dal governo italiano per suggerire un approccio complessivo alla gestione dei flussi migratori.

"In realtà però - continua la Sargentini - penso che Donald Tusk considererà solo gli aspetti che riguardano il miglior controllo delle frontiere". Nella proposta italiana, aggiunge, "ci sono molte cose e molte non sono assolutamente nuove". Quanto alle proposte che "dovrebbero portare alla prosperità economica in Africa, molto di quello che c'è scritto è 'wishful thinking'". Basti pensare, spiega, "che il fondo proposto alla Valletta, l'Ue-Africa Trust Fund, è vuoto e non credo che l'Italia abbia impegnato risorse per quel fondo. Forse aiuterebbe se le versasse".

"Su 1,8 mld promessi - prosegue l'eurodeputata - quel fondo ha 18 mln: gli Stati promettono facilmente durante i summit ma, quando si tratta di pagare, non lo fanno. E la stessa Italia ha dei problemi quando si tratta di cooperazione: i soldi spesso devono essere spesi attraverso società italiane e l'Italia quando si muove in Africa, è sovente connessa molto da vicino con il business petrolifero". Quindi, secondo la Sargentini, il nostro Paese "forse dovrebbe anche guardare alle proprie politiche nei confronti dell'Africa".

Nel documento italiano, continua la Sargentini, ci sono "proposte per missioni congiunte di difesa nel Sahel o nel Corno d'Africa", per "proteggere i nostri confini lungo la strada percorsa dai migranti: mi ricorda l'accordo che Silvio Berlusconi fece con la Libia". Nel documento "si propone di aiutare la Libia a proteggere i suoi confini con il Niger, cosa che sposta il confine dell'Ue al confine tra Libia e Niger. Diciamo che non è esattamente il mio genere". E per quanto riguarda la Libia, "siamo tutti contenti che stiano facendo qualche progresso, ma non è un Paese con un governo con cui si possa cooperare seriamente".

Certo, aggiunge l'europarlamentare, "capisco da dove arrivano le preoccupazioni di Matteo Renzi. Molta attenzione va all'accordo Ue-Turchia e sembra che ci si dimentichi che l'attraversamento del Mediterraneo dalla Libia, dalla Tunisia e al momento anche dall'Egitto sta continuando. E anche se vorremmo vedere una fine della crisi siriana, cosa che speriamo, questo non cambierebbe le cose per l'Italia. Questo lo capisco e concordo che questo è anche un problema europeo".

Inoltre, spiega la Sargentini, "sono stata a Lampedusa due volte nel corso degli ultimi anni e ho visto che le persone sulle barche sono spesso persone dell'Africa Occidentale, non necessariamente o anche spesso prive dei requisiti per chiedere asilo. Quindi, cercare di lavorare su percorsi legali per venire a lavorare sarebbe di grande aiuto, per esempio".

Tuttavia, rilancia l'esponente dei Verdi, "vorrei ributtare la palla nel campo di Renzi: non accade forse che i migranti irregolari raccolgano le arance nel Sud Italia (e non solo, ndr)? E non dovrebbe l'Italia rafforzare i suoi controlli sul lavoro nero e assicurare che quegli imprenditori che utilizzano quei migranti irregolari vengano multati?".

Per essere chiari, "penso che sia una buona cosa che i migranti africani raccolgano le arance nel Sud Italia, ma s arebbe preferibile che lo facessero nel rispetto della legge, con salari decenti, pari a quelli che prenderebbe un italiano, cosa questa che creerebbe posti di lavoro anche per gli italiani. Lavorare sulle migrazioni è una cosa che l'Italia può anche fare a casa propria".

Insomma, aggiunge la Sargentini, "sono d'accordo con Matteo Renzi: è ingiusto che l'Italia si assuma tutto il peso, mentre gli altri Stati Ue guardano altrove". E il nostro Paese, che ora ha messo sul tavolo il Migration Compact si è assunto oneri cospicui: "Sono stata invitata su una delle navi della Marina Italiana e sono rimasta veramente impressionata dal lavoro che l'Italia ha fatto" per affrontare la crisi dei migranti: con l'operazione Mare Nostrum - sottolinea infine - voi avete salvato delle vite umane".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza