"Oggi è la giornata dedicata al ricordo delle vittime del terrorismo. Ben vengano le cerimonie istituzionali e i premi agli studenti che approfondiscono queste drammatiche tematiche. Ma bisogna andare fino in fondo alla scoperta della verità su quei tragici fatti. Come molti membri della commissione parlamentare d'inchiesta sulla strage Moro ho potuto visionare dei documenti che non possono essere divulgati ma dei quali chiediamo la desecretazione urgente". Così il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.
"Il governo ha più volte invocato trasparenza. È ora di applicare questo principio sui documenti del 1980 che dimostrano quale sia la reale traccia che porta ai responsabili della tragedia di Ustica e della strage di Bologna. Le carte sono chiare, inequivocabili, ma bisogna renderle note attraverso procedure corrette. Noi siamo tenuti dalla legge al segreto", sottolinea Gasparri.
"Ma è il governo che può rimuovere questo vincolo e fare finalmente luce su quel doloroso anno della vita repubblica. In questi giorni inchieste giornalistiche cominciano ad aprire degli squarci su queste verità negate", ricorda il senatore azzurro.
"Ha parlato un protagonista dei fatti dell'epoca, Zamberletti, denunciando omissioni e mancati accertamenti. Il modo migliore per celebrare la memoria di chi è stato ucciso dal terrorismo è quello di cancellare il segreto su quei documenti. Rinnovo l'appello a tutte le massime cariche dello Stato affinché ci sia questa svolta", conclude il vicepresidente del Senato.
