"La Regione non ha titolo per sostenere o meno i sindaci in questo frangente. Però, condivido questa posizione, perché c'è in gioco una battaglia importante, ossia la salvaguardia della famiglia così come prevista dalla Costituzione italiana: società naturale basata sul matrimonio". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine della conferenza stampa dopo giunta, rispondendo alle domande dei cronisti che gli hanno chiesto un commento alla 'disobbedienza' annunciata da alcuni sindaci alla legge sulle unioni civili .
"Credo - ha osservato il Governatore - che un sindaco, che ha il dovere di rispettare le leggi ma anche la propria coscienza, possa farlo. Sarà commissariato dal Prefetto, forse, vedremo cosa succederà, però penso sia un principio da rispettare anche l'obiezione di coscienza".