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Renzi: "Più soldi alle pensioni minime"

06 settembre 2016 | 11.42
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Immagine di repertorio (Xinhua)
Immagine di repertorio (Xinhua)

"Ci saranno due misure sulle pensioni" nella legge di Stabilità. Ad affermarlo Matteo Renzi a 'Porta a Porta'. Una "sulle pensioni minime" per "dare una mano" e l'altra per "agevolare chi vuole andare in pensione con una sorta di scivolo".

Il premier ha spiegato che per le pensioni minime si sta studiando "una sorta di quattordicesima" mentre "chi vuole andare in pensioni prima con un anticipo pensionistico che costi un'inezia o con accordi privati potrà andare in pensione anticipata". Inoltre "verranno tagliati i contributi per le partite Iva non iscritte agli ordini, una platea di 500mila persone".

Pubblica amministrazione - "Da sette anni i dipendenti pubblici hanno il contratto bloccato - dice Renzi -. Lavoriamo perché nella legge di Stabilità sia sbloccato il loro adeguamento salariale".

Terremoto - "Il problema non sono i soldi: ci sono, bisogna spenderli bene ed evitare che la gente ci mangi sopra, che siano fatti interventi a capocchia. Non ho detto cifre, non inizierò a farlo adesso", ha detto ancora il premier a proposito delle ipotesi ventilate sulla cifra di 2 miliardi l'anno per la prevenzione sismica. "Dobbiamo immaginare una scommessa non per i prossimi mesi ma per i prossimi anni, un lavoro che non deve dare risultati domattina ma che rappresenti un'opera di vera prevenzione e serietà", aveva detto aprendo a Palazzo Chigi la prima riunione di Casa Italia. "Una scommessa - ha spiegato - infrastrutturale che tenga insieme interventi sulle scuole, bonifiche, banda larga, dissesto idrogeologico, periferie, impianti sportivi, tutto articolato insieme per progetto complessivo che abbia linee guida chiare e una regia di insieme".‎

Slot - "Nei bar e i tabaccai che hanno una stanzetta e due macchinette su un muro, le togliamo", le slot sono attività che vanno collocate, ha detto Renzi, "dove ci sono controlli".

Roma - "Vedo tante bugie in questa vicenda, mai viste tante bugie..." ha detto Renzi sul caso Roma e M5S. "A me dispiace. Io so che nella logica politica quando vedi altri fallire dici 'che bello'. Io no. In queste ore si vedono scene indecorose e da premier e da italiano sono dispiaciuto. Io non sono tra quelli che festeggiano". Con Virginia Raggi in passato "ci siamo sentiti al telefono, mi ha scritto una lettera e io le ho dato la disponibilità ad incontrarci. Poi non si è fatta più viva, ora immagino abbia altre priorità"."Ho trovato esagerate le letture dopo i ballottaggi e trovo esagerate le letture di oggi che dicono che il M5S è finito. A Parma hanno fatto cose buone, in altre città clamorosamente fallito. Non credo sia finito".

Referendum - La data del referendum? "Tra il 25 novembre e il 5 dicembre" ha detto il premier Matteo Renzi a Porta a Porta, aggiungendo che "la Leopolda si farà qualche settimana prima del referendum".

Legge elettorale - "Noi siamo pronti a cambiare l'Italicum - dice Renzi - se ci sono i numeri in Parlamento, sia che la Corte dica sì, sia che dica no. Ma mi chiedo, qual è la legge perfetta?".

Riforme - "Dicono che è la riforma di Renzi, ma è esattamente l'opposto: è il parlamento che l'ha votata" e che ha apportato modifiche rispetto al testo originario. E' quanto ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta. Quanto al fatto che con la riforma costituzionale aumenterebbero i poteri del presidente del Consiglio, Renzi replica: "Non c'è un articolo che parla dei poteri del presidente del consiglio. Sia che vinca il sì o che vinca il no, i poteri del premier restano gli stessi".

Taglio contributi partite IVA - "Nella legge di Stabilità verranno tagliati i contributi per le partite Iva non iscritte agli ordini, una platea di 500 mila persone" ha detto Renzi.

Conti pubblici - "Io dico che dobbiamo cambiare l'approccio economico europeo - aggiunge il premier -, ma dobbiamo dire che è buonsenso non indebitare le future generazioni. Io credo che con il deficit non sforeremo il tre per cento. Rimarremo sul 2,3 o 2,4". Il deficit al 2,3%-2,4% indicato da Renzi è il dato stimato per il 2016: "Non sforiamo il 3% e la curva continua a scendere". Per il 2017, è invece ancora presto per indicare la stima, in attesa di capire i margini di flessibilità che si otterranno in Europa.

Banche - "Io credo che ci sarà l'aumento di capitale perché credo che ci siano le condizioni e che questo aumento di capitale garantirà un futuro a Monte Paschi di Siena" ha detto Renzi. L'aumento di capitale ci sarà ad ottobre? "Non spetta a me, ma al board dirlo. Credo che ci sarà entro l'anno".

"Sulle banche la politica ha fatto l'impicciona. La stampa ha dormito, come tutti i giornalisti che non si sono accorti di quello che succedeva. Allora il Pd non c'era, ma non ho dubbi che c'era la sinistra". "Oggi i politici non mettono più il naso nelle banche popolari perché grazie a noi sono cambiate le regole", ha concluso. 

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