cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 12:10
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Roma, ecco parere Anac su Romeo: dubbi legittimità nomina fedelissimo Raggi

20 ottobre 2016 | 19.02
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma) - FOTOGRAMMA

E' rimasto nel cassetto a lungo, a differenza del parere sull'ex capo di gabinetto Carla Raineri, pubblicato sulla pagina Facebook della sindaca di Roma Virginia Raggi e divenuto scintilla della prima crisi della giunta M5S in Campidoglio. Ma il parere dell'Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone sul caso di Salvatore Romeo - fedelissimo della sindaca grillina e finito al centro delle polemiche per lo stipendio triplicato - per quanto piuttosto criptico sembra delineare profili di illegittimità.

Romeo, già dipendente comunale, è ora a capo della segreteria della sindaca, una nomina che ha visto lievitare il suo stipendio fino a triplicare: da 39mila euro l'anno è passato a circa 110mila, tra le polemiche di attivisti e consiglieri M5S sul piede di guerra. Dopo il parere dell'Anticorruzione, la sua retribuzione è stata sforbiciata da 110 a 93mila euro, ma, rispetto al passato quando Romeo incassava poco meno di 40mila euro, ad oggi risulta comunque aumentata del 138%.

Ma vediamo nello specifico al parere dell'Anticorruzione in possesso dell'Adnkronos. La richiesta all'Anac, avanzata dalla stessa Raggi, riguarda la possibilità di ricorrere allo strumento dell'assunzione per personale già dipendente del Comune di Roma e se, in tal caso, possa corrispondersi un trattamento parametrato a quello dirigenziale. Il quesito sembra coniato ad hoc per il fedelissimo della sindaca.

Cantone, in una risposta di due pagine inviata il 7 settembre ma protocollata dal gabinetto del sindaco soltanto il 29 settembre, rimarca la "necessità di previa disciplina" di un "Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi" interni al Comune per regolare l’applicazione generica dell’articolo 90 del Tuel, ovvero la norma che disciplina gli uffici di supporto agli organi di direzione politica. Tale Regolamento dovrebbe fissare i 'paletti' e normare i casi come, appunto, quello di Romeo, ma in Campidoglio una regola siffatta non esiste nel Regolamento vigente.

Tanto che qualcuno in Campidoglio, ispirandosi a quanto fatto a Firenze dal sindaco renziano Dario Nardella, aveva pensato a una modifica ad hoc del Regolamento, modifica mai apportata per evitare che venisse letta come una legge ad personam. Nel Regolamento vigente, ad oggi, tale norma manca, e questo getta ombre sulla posizione di Romeo. Ma Cantone invita anche ad adottare, nella retribuzione di tali contratti a tempo determinato, "criteri di ragionevolezza e buon andamento".

E in un Comune dove la casse piangono, uno stipendio prima triplicato, poi sforbiciato ma comunque aumentato di più del doppio, il contratto di Romeo sembra stridere con i criteri indicati dal capo dell'Anticorruzione.

Nello stesso parere, l'Anac riconosce "la possibilità, e non l'obbligo", di definire "la retribuzione di tali contratti a tempo determinato, parametrandola a quella dirigenziale, fermo restando che tale determinazione non vale, di per sé, a configurare l'incarico come dirigenziale e fermo restando che per il personale assunto con tali contratti vige il divieto di svolgimento di cariche gestionali".

Un appunto che probabilmente ha indotto lo stesso Romeo, il 4 ottobre scorso, a interpretare 'positivamente' quanto sentenziato dall'Anticorruzione sulla sua nomina: 'è legittima', aveva dichiarato il caposegreteria della sindaca. Ma a leggere per intero il parere dell'Anac, qualche dubbio, più d'uno, sorge.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza