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D'Alema: "Renzi doveva dimettersi dopo le amministrative"

05 dicembre 2016 | 18.43
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"Renzi aveva detto che si sarebbe dimesso e lo ha fatto. Ma sarebbe stato ragionevole se si fosse dimesso dopo averci fatto perdere Roma, Torino e tante altre città. Lì ha perso come segretario del Pd. Il referendum è un referendum. Il governo è un'altra cosa". Lo dice Massimo D'Alema a Carta Bianca.

"Non credo", dice D'Alema rispondendo alla domanda sulle eventuali dimissioni di Renzi da segretario del Pd. "Un segretario -spiega- deve unire il suo partito, cercare di capire le ragioni della sconfitta e preoccuparsi del Paese, se conferma le sue dimissioni certamente dovrebbe sostenere un altro governo".

"Se Renzi si dimettesse da segretario, si andrebbe a un congresso del Pd in un clima avvelenato. Saggezza vorrebbe che si facesse una discussione seria nel Pd e si cercasse un terreno di ricomposizione -prosegue-. Altrimenti rischiamo, altro che di ripartire dal 40 per cento... rischiamo una grave crisi. Noi siamo sconfitti. Lo siamo stati alle comunali e il Pd è stato trascinato alla sconfitta sul referendum".

"Ho letto dichiarazioni folli: 'ripartiamo dal 40%'. Sono parole prive di senso. I voti del referendum non sono voti di Renzi. Il Pci nel referendum sulla scala mobile, era solo, prese il 45% dei voti. L'anno dopo alle politiche, prese il 27%", dice ancora riferendosi ai voti ottenuti dal Sì.

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