Conferma alla guida del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per Graziano Delrio. L'ex braccio destro di Matteo Renzi, resta dove si era spostato lasciando il ruolo chiave di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. E dovrà seguire il dossier cruciale della ricostruzione post terremoto, priorità indicata anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella al termine delle consultazioni.
Nato a Reggio nell'Emilia, il 27 aprile 1960, Delrio è stato a lungo il plenipotenziario di Matteo Renzi che lo volle come sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Un rapporto non sempre facile. Lo scorso anno, Delrio ha traslocato da palazzo Chigi al ministero delle Infrastrutture e Trasporti in seguito alle dimissioni di Maurizio Lupi. Delrio è stato il primo ministro di un governo a giurare nelle mani del neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La 'carriera' del ministro comincia a Reggio Emilia. Nel 2004 viene eletto sindaco di Reggio Emilia al primo turno con il 63,2% dei voti. Alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno 2009 viene riconfermato sempre al primo turno con il 52,5 % dei voti. Delrio e' stato vicepresidente dell'Anci, l'Associazione nazionale dei comuni italiani dal 2005 al 2011, quando, il 5 ottobre 2011 ne e' stato eletto presidente per acclamazione, succedendo cosi' a Sergio Chiamparino ex sindaco di Torino, dopo una competizione interna al Partito democratico che aveva l'onere di indicare il presidente Anci, che vedeva Delrio contrapposto a Michele Emiliano (quest'ultimo era sostenuto da molti sindaci del Sud e da Nichi Vendola, mentre Delrio dalla dirigenza Anci).
Delrio vinse quella competizione che lo porto' a divenire presidente Anci per soli 4 voti (89 Delrio, 85 Emiliano). Poi con il governo Letta l'approdo al ministero per gli Affari regionali, quindi il sostegno a Matteo Renzi nella corsa alla segreteria del Pd, fino a diventarne il braccio destro al governo.
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