Il feeling di Antonio Razzi con la Corea del Nord è qualcosa di speciale. Se, appena 24 ore fa, il senatore di Forza Italia ha raccontato di aver scritto a Donald Trump per offrirgli il suo aiuto per ricucire il rapporto con PyongYang, in questi ultimi mesi, sono state molte altre le iniziative che hanno arricchito il suo forte sentimento nei confronti del Paese più 'blindato' al mondo.
Come l'annunciata vacanza di lavoro in Nordcorea dello scorso luglio: "Lì, quando arrivo, mi fanno ponti d'oro" raccontava all'AdnKronos, aggiungendo che al comandante locale delle guardie "gli parlo in abruzzese: 'come va paisà?', e lui 'how are you Antò?' e io 'veri gud'. Tutto a posto, insomma, comando io.." scherzava Razzi.
Ad aprile, poi, durante la campagna elettorale per la poltrona di sindaco di Roma, aveva promesso che, se fosse diventato primo cittadino, avrebbe portato il leader nordcoreano Kim Jong-Un nella Capitale: "Potremmo fare un gemellaggio con lui. Sicuramente lo inviteremo a un grande evento".
Intanto, "ad aprile - ha raccontato ieri Razzi a 'Un giorno da pecora' - vado in Corea del Nord, a Pyongyang". Occasione nella quale, ha detto, "mi sono offerto di far da tramite tra loro due", Trump e Kim.
