"Non c'è nessun impedimento, di nessun tipo tra l'attività politica, l'avere la tessera di un partito e l'essere un magistrato in aspettativa per ragione politiche". Lo dice Michele Emiliano a Sky Tg24. "Credo di aver risposto a chi vuole fermare la mia candidatura con questo espediente", aggiunge.
"La Costituzione non costringe nessuno, per fare politica, a licenziarsi dal proprio posto di lavoro. Non c'è nessuna norma nel merito, è una invenzione di stampa", aggiunge Emiliano. "Sono tantissimi i magistrati che si candidano o stanno nei gruppi". E comunque sulla questione, conclude riferendosi all'istruttoria avviata dal Consiglio Superiore della Magistratura, "basta aspettare il Csm. Presto sapremo se c'è incompatibilità o meno".