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Grillo e Di Battista indagati: il post 'incriminato'

31 marzo 2017 | 15.04
LETTURA: 3 minuti

Beppe Grillo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Beppe Grillo (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"In qualità di garante del MoVimento 5 Stelle, al fine di tutelarne l'immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l'utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis". Iniziava così il post di Beppe Grillo, con il quale, il 17 marzo scorso il leader pentastellato annullava il risultato delle Comunarie di Genova, che aveva decretato la vittoria della candidata Marika Cassimatis.

Un post al quale la candidata 'depennata' ha risposto con una querela nei confronti di Grillo e di Alessandro Di Battista (per quest'ultimo scattata in seguito alle parole usate in un'intervista), i quali sono ora formalmente indagati per diffamazione dalla Procura di Genova. Cassimatis era stata scelta al voto online, aperto agli iscritti, vincendo al ballottaggio su Luca Pirondini. La sua candidatura era emersa dopo lo spoglio dei voti martedì sera: su 700 votanti aveva ricevuto 362 preferenze contro le 338 dello sfidante. Ma Grillo si era opposto al risultato della votazione.

"Dopo l'esito delle votazioni di martedì - scriveva sul suo blog Grillo - mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del MoVimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017. In particolare hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti".

"Questa decisione è irrevocabile - spiegava il comico - Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me. Non ho nessun interesse se non il bene del MoVimento 5 Stelle. Siamo la forza politica su cui i cittadini ripongono le proprie speranze per un'Italia migliore, per una Genova migliore. Non possiamo permetterci nessuna sbavatura. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%".

"Vi garantisco che non accadrà, né a questa tornata delle comunali, né alle politiche - concludeva Grillo - Le nostre selezioni rispetteranno il voto online, ma saranno rigorose. Rimetto a tutti gli iscritti certificati del MoVimento 5 Stelle la decisione se non presentare nessuna lista per le elezioni comunali di Genova o se presentare la lista, arrivata seconda per un distacco di pochi voti, con Luca Pirondini candidato sindaco. Non lasciamo la mia Genova senza questa possibilità".

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