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Vaccini, il deputato nella bufera: "Aifa pubblichi dati". I medici: "No comment"

13 aprile 2017 | 13.16
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(Xinhua)
(Xinhua)

Più vigilanza e trasparenza sui casi in cui si registrano reazioni avverse nelle vaccinazioni. E' la sollecitazione che il deputato del Mdp Adriano Zaccagnini ha rivolto alle autorità mediche e sanitarie nel corso di una conferenza stampa che si sta svolgendo a Montecitorio. "In Italia - ha premesso - c'è una buona legge, quella del 1992, e altre seguenti che devono essere applicate. La vaccino-vigilanza deve essere attiva, non devono essere ostacolate le segnalazioni delle reazioni avverse registrate da parte del personale medico".

"Ci deve essere una particolare attenzione sulle evidenze determinate dal carico multiplo delle vaccinazioni, in modo che non ingenerino danni o eventuali danni. Da uno studio molto importante, parlo della relazione 'Signum' del ministero della Difesa, effettuata sui militari italiani che hanno operato in Iraq, è emerso che il 3% del personale monitorato non ha sopportato la somministrazione multipla oltre i 5 vaccini".

"Sono state riscontrate 'alterazioni ossidative del dna' in questo 3% - ha proseguito Zaccagnini riferendo i dati dello studio - ed è proprio per questo che chiediamo la libertà di scelta, anamnesi personalizzate per i bambini con una scansione personalizzate della somministrazione dei vaccini. Non è possibile pensare di vaccinare tutti i bambini nello stesso modo a tre mesi di vita".

"Mi auguro che l'Italia voglia ripercorre la strada dei Paesi del Nord Europa che in materia di informazione e responsabilizzazione dei cittadini e dei genitori hanno voluto investire di più attraverso la formazione e la registrazione più capillare, trasparente, pubblica e riscontrabile delle segnalazioni avverse", ha concluso Zaccagnini.

In mattinata, in un'intervista a 'Radio Radicale', il deputato era ritornato sulle polemiche che hanno preceduto la conferenza stampa: "Mi dispiace che non sia stata colta la mia posizione intermedia sui vaccini. La mia non è una scelta anti-vaccinista, ma nemmeno una posizione a favore della coercizione vaccinale. La mia è una scelta di buon senso su come dovrebbero essere utilizzati i vaccini".

Secondo Zaccagnini "abbiamo bisogno dei dati delle segnalazioni delle reazioni avverse che dovrebbero essere disponibili per legge. L'Aifa non produce questi dati dal 2014. E' dallo scorso anno che io richiedo con delle interrogazioni parlamentari e con l'interlocuzione diretta con l'Aifa che questi dati vengano resi fruibili".

Il deputato di Articolo 1 ricorda che "c'è un fondo ministeriale che dal 1992 riconosce il danno da vaccino e i relativi indennizzi. Negli Stati Uniti la vaccino-vigilanza, quella che non fa l'Aifa, funziona molto bene". E "non si capisce perché, senza che vi sia un'epidemia in corso, senza reali allarmi, debba essere introdotta una coercizione tale da ledere il diritto garantito alla scuola e all'istruzione". E conclude: "Vogliamo solo capire se le somministrazioni multiple ai neonati potranno comportare eventuali nuovi danni. Ci vuole uno studio sulla popolazione. E questo dovrebbe farlo il ministero della Salute".

FEDERAZIONE NAZIONALE ORDINI DEI MEDICI - "Sarebbe bene non commentare queste posizioni così contrarie non solo alle evidenze scientifiche, ma al buonsenso stesso. Si rischia di dare ulteriore pubblicità a un evento che forse, altrimenti, sarebbe rimasto circoscritto a pochi adepti". E' il commendo della Federazione nazionale Ordini dei medici. "Detto questo - aggiunge la Fnomceo - paventare teorie infondate sui vaccini, che non possono essere corroborate da solide prove, e farlo in una sede istituzionale come la Sala stampa della Camera dei deputati, lungi dal fare chiarezza, non può che aumentare la confusione e il panico, in un momento di pericoloso calo delle coperture vaccinali che, per il morbillo, ha già dato i suoi frutti in termini di epidemie".

"Per i vaccini, così come per i farmaci - ricordano i medici - esiste una efficace rete di farmacovigilanza, che è stata dal 2014 ulteriormente potenziata. Esistono i dati sugli eventi avversi, che non corrispondono ovviamente a quelli sulle segnalazioni dei possibili eventi avversi - prosegue ancora la Federazione -. Le segnalazioni, che invitiamo tutti i medici a fare, sono poi valutate dagli esperti e ricondotte o meno al farmaco o al vaccino. E i dati dimostrano che gli effetti collaterali dei vaccini sono molti meno e molto meno gravi delle complicanze delle malattie che i vaccini prevengono".

"Tutto il resto sono chiacchiere", prosegue la Fnomceo. "Dispiace - commenta - che per la visibilità di un momento, o per interessi che non vogliamo neppure immaginare, si giochi con le paure della gente e con la salute di tutti. Dispiace che a farlo siano anche alcuni medici, sempre gli stessi, una minoranza che purtroppo riesce ad apparire e far parlare di sé ben più che la maggioranza silenziosa e prossima ai pazienti, alle famiglie, sempre pronta a consigliare per il meglio e a rinsaldare la relazione di cura".

"Dispiace che, per guadagnare in credibilità, si usino strumentalmente le sedi istituzionali, si distorcano a proprio uso e consumo diritti costituzionalmente protetti come quelli alla libertà di stampa e di opinione e quello della tutela della salute. Sui vaccini, sulla scienza, non esiste 'un'altra verità'. Esiste la verità che si costruisce passo passo, evidenza dopo evidenza - conclude la Federazione nazionale Ordini dei medici - e che certe iniziative possono avere gli espedienti per dissimulare, ma non la forza per distruggere".

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