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Il dibattito

Il francescano: "Odio in politica? Non costruisce nulla e allontana la gente"

18 luglio 2017 | 13.26
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"L'odio non costruisce nulla" e in politica rischia di "far allontanare la gente". Lo afferma il frate francescano Marco Moroni, interpellato dall'AdnKronos, sul dibattito nato dopo l'articolo dello psicoanalista Massimo Recalcati, apparso ieri sul quotidiano 'La Repubblica', sull'astio che il segretario del Pd Matteo Renzi attira su di sé.

"I partiti una volta - sottolinea - erano delle agenzie di formazione della cultura e della coscienza, si lavorava sugli ideali e sul portare avanti dei valori. Adesso invece la politica cerca cosa può essere più comodo per avere una maggiore presa e questo è sbagliato".

Anche gli attacchi personali, secondo Fra Marco, sono espressione di una politica che "non guarda al bene comune e alla costruzione della società" ma pensa a "guadagnare maggiori consensi sulle spalle degli altri". "La modalità della cultura di oggi è quella della contrapposizione personale", continua. "C'è solo il gusto di andare contro e non di costruire. Questo - nota - è estremamente spiacevole e negativo".

"L'odio - osserva - non costruisce nulla e non serve a nulla. Forse c'è bisogno di una sensibilizzazione maggiore a livello di base, di cittadini che si rendono contro che questa modalità di fare politica non può esistere". Altrimenti "la gente non si interessa più di politica in senso vero - avverte - perché dice che sono tutti uguali e alla fine si rischia anche di esserlo davvero tutti uguali se tutti si ragiona allo stesso modo".

Nel dibattito sono intervenuti anche, tra gli altri, il filosofo Remo Bodei e lo storico e politologo Giuseppe Vacca, interpellati dall'AdnKronos. "Che ci sia una fine dei modi corretti e formalmente cortesi di agire in politica, mi sembra evidente, in Italia come anche all'estero. L'odio si è scatenato ed è diventato un elemento quasi normale della vita politica", sottolinea Bodei, professore emerito dell'Università della California a Los Angeles e della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Per Vacca, presidente dell'Istituto Gramsci, "nella vita politica, come in altri settori, c'è una enorme accelerazione nei mutamenti e si registra sempre più una forte difficoltà a mantenere diritta la barra. Oggi tutto appare estremamente semplificato - nota - anche nelle reazioni, spesso viscerali. Sicuramente una parte delle attività politiche è attraversata da sentimenti di odio e da un'incapacità di tenerli a freno".

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