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Caos Roma, De Dominicis: "Corte Conti indaghi"

24 agosto 2017 | 17.07
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

All'indomani del suo licenziamento l'ormai ex assessore al Bilancio del Comune di Roma, Andrea Mazzillo, ha parlato di un rischio commissariamento per la Capitale: "Un allarme pesante. Se fossi stato il procuratore regionale della Corte dei Conti avrei aperto un'inchiesta". Lo dice all'AdnKronos Raffaele De Dominicis, magistrato già procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, nominato a settembre 2016 assessore al Bilancio dalla sindaca di Roma Virginia Raggi e revocato pochi giorni dopo la nomina.

"Mazzillo - sottolinea - ha parlato di un probabile dissesto non solo per l'Atac ma per il Comune... la denuncia non arriva da uno qualsiasi ma da una persona qualificata che ha ricoperto un ruolo ufficiale nel Comune. Credo sia difficile sorvolare su una denuncia così pesante. Mi auguro che qualcuno approfondisca".

De Dominicis bolla come "inopportuna" la scelta della prima cittadina M5S di licenziare Mazzillo: "Non lo conosco personalmente ma ho stima di Mazzillo e credo che in quel ruolo andasse molto bene. Lo considero un giovane dotato dal punto di vista intellettuale: il suo allontanamento è stato un errore estremamente pregiudizievole per Roma. Mi dispiace per la città e per il sindaco-avvocato Raggi, che probabilmente per inesperienza, venendo strattonata a destra e a sinistra, spesso si confonde, come nel mio caso...".

Il magistrato ricorda i giorni convulsi della sua nomina ad assessore al Bilancio e del suo repentino siluramento: "Io non sono stato mai indagato - precisa De Dominicis - quella voce fu messa in giro per screditarmi. La mia incompatibilità è dovuta forse a qualche preoccupazione sorta nella giunta Raggi, dal momento che alcuni di loro hanno un conto aperto con la Procura della Corte dei conti".

"E poi - prosegue - non sono mai stato nominato con un atto formale, né sono stato revocato per un atto che non esisteva. Sono stato convocato per ben 4 volte dal sindaco, che ha mandato i vigili urbani a notificarmi la convocazione. Ma io non mi sono mai presentato". Come mai? "Come giurista - risponde - ho fatto sapere alla Raggi che avrebbe dovuto nominarmi e revocarmi con un atto formale".

E' pessimista per il futuro della Capitale amministrata dall'M5S?: "So solo che mi dispiace, anche per il sindaco Raggi, perché non posso contestarle l'intera responsabilità di un'amministrazione nata sull'onda dell'antipolitica e che continua in questa direzione. D'altronde l'antipolitica non ha mai saputo fare la politica", chiosa De Dominicis.

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