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Bankitalia, Pd in subbuglio

18 ottobre 2017 | 20.18
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Mezzo governo e mezzo Pd in subbuglio per la vicenda di Bankitalia e la mozione presentata dal Pd alla Camera. Mossa di cui solo i fedelissimi del segretario Matteo Renzi erano a conoscenza e che ha spiazzato molti ieri pomeriggio. "C'è stata parecchia scorrettezza -dicono dall'area Orlando- Rosato ha convocato un ufficio di presidenza del gruppo, dopo che ce n'era stato già uno nel primo pomeriggio, dicendoci della mozione e che tutto era concordato con Gentiloni e Finocchiaro. Abbiamo appreso che non era esattamente così...".

Renzi: "Nel settore banche è successo di tutto"

E gli strascichi del giorno dopo sono ancora più pesanti. "Non commento per carità di patria...", dice il ministro Carlo Calenda. Il presidente emerito Giorgio Napolitano, già critico sul Rosatellum bis, anche oggi non ha usato eufemismi: "Mi occupo in verità di altre cose. Non devo occuparmi delle troppe cose che ogni giorno capitano e che sono deplorevoli". E poi la frattura tra i presidenti dei due gruppi parlamentari dem, con Rosato allineato con Renzi e Luigi Zanda, capogruppo in Senato, che attacca: "Mozioni di questo tipo, meno se ne fanno meglio è...".

Ma sono forse le parole di Walter Veltroni quelle che più hanno colpito l'inner circle renziano. "Veltroni? Quando si tratta del sistema, di poteri forti sa sempre da che parte schierarsi...", è il commento di un big dem che dice tutto su come è stata presa la reazione dell'ex-segretario Pd, reduce appena qualche giorno fa, dalla foto di gruppo con Renzi e Paolo Gentiloni al decennale Pd. "La verità -continua il dirigente dem- è che Matteo è davvero fuori da certe logiche e l'establishment non lo tollera". Insomma, torna lo schema di Renzi rottamatore contro tutti.

Non solo Veltroni, anche la reazione del Colle provoca commenti gelidi nel giro renziano. "Se non ci fosse un filo con Mattarella, sarebbe da dirgliene quattro...", sbotta un altro big dem. Interviene in serata anche il presidente Matteo Orfini. "Di cosa ci si stupisce? Del fatto che il Pd voglia cercare la verità? Del fatto che il Pd sia convinto che la polvere non vada nascosta sotto il tappeto? Capisco lo stupore di una sinistra tanto battagliera nei convegni quanto ossequiosa ogni volta che a essere in discussione è l'establishment del paese".

Ma nel Pd c'è un'escalation di prese di posizione critiche sulla mossa di Renzi. Dice Gianni Cuperlo: "E' stato un grave errore, un autogol, come si vede dalle giornata di oggi. Quando la classe dirigente pensa di costruire il proprio consenso scagliandosi contro la classe dirigente stessa, si crea una situazione sempre molto scivolosa. Chi cavalca l'onda dell'antipolitica si trova sommerso dall'onda".

L'area Orlando ha chiesto che si faccia un'assemblea del gruppo sulla questione ma dai vertici parlamentari Pd non ci sarebbe alcuna intenzione di promuovere una riunione del genere.

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