"Siamo orgogliosi del buon esempio che abbiamo dato e dei risultati conseguiti" e per i quali, come ha detto Juncker, "l'Italia ha salvato l'onore dell'Europa". Lo ha detto Paolo Gentiloni nelle comunicazioni alla Camera sul Consiglio Ue di domani e venerdì.
"A chi si entusiasma per l'affermarsi di posizioni sovraniste in Europa, dico che si rallegra per qualcosa che va contro gli interessi dell'Italia, perché il moltiplicarsi di frontiere sigillate non è un vantaggio per l'Italia e dovremmo contrastare queste posizioni sul piano politico e diplomatico e il Parlamento dovrebbe condividere" tale impostazione, ha proseguito il presidente del Consiglio.
MIGRANTI - Parlando delle politiche migratorie, Gentiloni ha lamentato che l'Ue "non si è impegnata all'altezza delle proprie possibilità e tradizioni di civiltà" e ha rivendicato il "colpo rilevante inferto" dalle scelte italiane "al predominio dei trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo".
LA CRISI - Il premier ha poi avvertito che l'Ue deve sfuggire al rischio, ora che si è lasciata alle spalle la crisi sui destini dell'Unione, "di rassegnarsi all'idea che si va avanti con quello che c'è, a piccoli passi, con la velocità dettata dai vagoni più lenti, quei Paesi che dall'Europa vogliono solo vantaggi senza condividere i suoi impegni, valori e obiettivi comuni".
EUROPA - E ha sottolineato che "l'Italia è dalla parte di chi chiede più Europa e non di chi all'Europa si contrappone".In Europa siamo in una fase "contraddittoria", con elementi favorevoli come "una crescita stabilmente attorno al 2,2% nell'eurozona" e "risultati elettorali che consolidano le forze che spingono per una maggiore integrazione" ha detto il premier.
BREXIT - La stessa Brexit, ha aggiunto Gentiloni, pur nel "rispetto verso la decisione democratica", "non ha avuto le conseguenze magnifiche e spettacolari promesse" e il Regno Unito si trova in un "contesto di innegabile e maggiore difficoltà".