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"Non ci è riuscito nemmeno zio Adolf...", assessore choc su Facebook

02 novembre 2017 | 17.27
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Quello dei rom è un problema, un problema che a risolverlo "c'aveva provato anche zio Adolf a prendere qualche rimedio, politicamente scorrettissimo, ma non gli è riuscito neanche a lui". Risponde così a chi si lamenta dell'accattonaggio in città e della presenza di alcune nomadi nei pressi della stazione, Massimo Gnagnarini, assessore di centrosinistra di Orvieto, eletto in una lista civica nel comune umbro. Parole scritte nero su bianco su Facebook, che hanno scatenato una polemica durissima. Alla fine, l'assessore ha rimesso le deleghe al sindaco.

"A seguito dell'enorme e grottesco riflesso mediatico sviluppatosi intorno a una mia frase su Fb, riferita alla storia della persecuzione nazista verso il popolo Rom da me evocata in una infelice quanto inopportuna forma di spirito nel rispondere ad alcune domande poste da un nostro concittadino, desidero sollevare l'amministrazione da ogni conseguenza o imbarazzo che ne possono derivare", ha scritto Gnagnarini nella lettera di dimissioni. "Pertanto - scrive - rimetto le deleghe di Giunta a me assegnate per favorire ogni chiarimento e valutazione. Circa i miei sentimenti autentici verso gli orrori del nazismo sono la mia storia personale e politica a far fede".

Dal Pd, partito al governo della città di Orvieto, a chiedere le sue dimissioni era stata tra gli altri la senatrice Francesca Puglisi, presidente della Commissione parlamentare contro il Femminicidio, che aveva sottolineato: "Il riferimento 'allo zio Adolf' suscita una tale indignazione che non permette altra scelta". "Chi evoca 'zio Adolf' e l'olocausto non può rappresentare le istituzioni. Il sindaco di Orvieto Germani non si limiti a dissociarsi dal suo assessore al Bilancio", aveva aggiunto il deputato dem Stefano Pedica.

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