"Se la sera delle elezioni saremo la prima forza politica ma non ci sarà la maggioranza diremo a tutti: non chiedeteci poltrone ma vediamo i temi. Se c’è convergenza sui temi si va dal presidente della Repubblica per fare il governo. Attualmente noi miriamo al 40 per cento, se non dovesse essere così cercheremo sui temi i presupposti". Lo ha detto Luigi Di Maio, ospite di Fabio Fazio a 'Che Tempo che fa', rispondendo alla domanda su possibili alleanze dopo il voto del M5S.
"Hanno provato - ha aggiunto Di Maio - a fare una legge per creare un voto trabocchetto e questo dimostra la spudoratezza di questa classe politica ma noi, sono certo, possiamo rasentare il 40 per cento e gli rompiamo il giochetto della legge elettorale".
Il candidato premier del Movimento Cinque Stelle ha poi motivato il suo dietrofront a partecipare alla trasmissione Di Martedì insieme a Matteo Renzi, dopo che lui stesso aveva chiesto un incontro: "Il terremoto del voto in Sicilia ha completamente cambiato la prospettiva. Volevo avviare la campagna elettorale con il candidato di centrosinistra. Ma non credevo andasse così male. E che il Partito Democratico e tutta l’ala di sinistra non lo riconoscesse più come leader. Non potevo legittimarlo io".