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Vademecum

-10 alle elezioni, le cose da sapere

22 febbraio 2018 | 15.49
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Elezioni ai blocchi di partenza. Mancano solo 10 giorni al 4 marzo, quando oltre 50 milioni di italiani (24,8 milioni maschi e 26,4 milioni femmine, più 4,2 milioni di elettori residenti all'estero) saranno chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento. Ma come si vota? Come fare per rinnovare la tessera elettorale? E' possibile esprimere la preferenza? Per chiarire gli ultimi dubbi, ecco un breve vademecum al voto.

CHI VOTA - Per partecipare alla tornata elettorale, occorre essere maggiorenni. Sono elettori della Camera tutti i cittadini italiani, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Per votare al Senato è necessario aver compiuto 25 anni.

QUANDO SI VOTA - Gli elettori saranno chiamati alle urne domenica 4 marzo (unico giorno in cui è possibile votare) dalle 7 alle 23.

DOVE SI VOTA - Le Politiche avranno luogo in tutta Italia, mentre in Lazio e Lombardia gli elettori saranno chiamati a rinnovare il consiglio regionale e ad eleggere i rispettivi presidenti di regione.

CON QUALE LEGGE VOTIAMO - Quest'anno si voterà per la prima volta con il cosiddetto Rosatellum, sistema misto proporzionale e maggioritario: un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi - con listini bloccati (da un minimo di 2 a un massimo di 4 candidati) - con il proporzionale.

LE SCHEDE - Due le schede che saranno a disposizione degli elettori: una di colore giallo per il Senato della Repubblica (solo per gli elettori che hanno compiuto 25 anni) e l'altra di colore rosa per la Camera dei Deputati (per i cittadini con 18 anni). Le schede contengono il nome del candidato nel collegio uninominale nel rettangolo posto in alto. Nella stessa scheda, nella parte sottostante - dedicata ai colleghi plurinominali - sono riportati il contrassegno di ciascuna lista o coalizione di liste collegate al candidato del collegio uninominale.

Nei collegi plurinominali, accanto ai simboli sono riportati i nominativi dei candidati contenuti in rettangoli contigui. Come prevede la norma, le schede sono di carta consistente e vengono fornite a cura del ministero dell'Interno. Le dimensioni delle schede possono variare sulla base delle liste che concorrono alla competizione elettorale in una data circoscrizione/collegio. Quest'anno, per la prima volta, all'interno della scheda è inserito un tagliando antifrode.

QUANTE CROCI - Non è consentito il voto disgiunto, ciò significa che non si potrà votare un candidato e una lista a lui non collegata. E' invece possibile mettere una croce solo sul nome del candidato per la quota maggioritaria oppure su nominativo e simbolo assieme.

NIENTE PREFERENZE - Non sarà possibile esprimere preferenze. Si potrà quindi votare una lista, ma non si potrà scegliere a quale candidato della lista dare il proprio voto.

COME RINNOVARE LA TESSERA ELETTORALE - Tessera elettorale piena di bollini? Niente panico. Si può rinnovare presso l'ufficio elettorale del comune di residenza; è opportuno che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso l'ufficio elettorale del comune di residenza, al fine di evitare una concentrazione delle domande di rinnovo nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione. Tale ufficio resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

SE SBAGLIO POSSO RIVOTARE? - Secondo la più recente giurisprudenza, se l'elettore si rende conto di aver sbagliato nel votare, può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le "schede deteriorate".

ITALIANI ALL'ESTERO - Gli elettori italiani residenti all'estero hanno già ricevuto il plico con le schede elettorali. L'elettore, fino al primo marzo, può esprimere il proprio voto tracciando un segno sulla lista prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene; può inoltre esprimere due voti di preferenza nelle ripartizioni alle quali sono assegnati due o più deputati o senatori e un voto di preferenza nelle altre; il voto di preferenza espresso validamente per un candidato è considerato quale voto alla medesima lista se l'elettore non ha tracciato altro segno in altro spazio della scheda.

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