Entra nel vivo il confronto politico per la formazione del nuovo Esecutivo. Si terrà domani, infatti, la prima seduta delle nuove Camere che sarà dedicata all'elezione della seconda e della terza carica dello Stato. Il regolamento prevede che Camera e Senato eleggano i loro presidenti a scrutinio segreto ma con una diversa procedura che potrebbe richiedere qualche giorno in più. Tuttavia, si stima che al massimo domenica 25 o più probabilmente entro sabato pomeriggio si conosceranno i nomi dei due presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama.
CAMERA - Per l'elezione del presidente della Camera, è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti nella prima votazione, la maggioranza dei due terzi dei voti nella seconda e la maggioranza assoluta dei voti dopo il terzo scrutinio.
SENATO - Diversi i tempi per l'elezione del presidente del Senato, che avviene sempre a scrutinio segreto ma richiede la maggioranza assoluta dei voti dei componenti dell'assemblea nei primi due scrutini. Nel caso in cui non ci sia esito positivo, è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei senatori presenti nel terzo scrutinio.
Se nessuno riporta la maggioranza richiesta, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che abbiano ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti, anche per il ruolo di supplente del Capo dello Stato che il presidente del Senato è chiamato a svolgere. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età.