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Alta tensione

10 aprile 2018 | 06.59
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(FOTOGRAMMA)
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E' guerra di nervi tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Mentre si registra uno stallo nella trattativa tra le forze politiche per la formazione del nuovo governo imperversa il botta e risposta tra i due leader.

"Se tutti continuano a mettere veti non se ne esce" parte il segretario leghista ospite di 'Agorà', paventando un ritorno alle urne qualora il veto di Di Maio sull'ingresso di Forza Italia nella partita dovesse rimanere in piedi e il capo politico 5 Stelle dovesse continuare a rivendicare la premiership. Concetto ribadito da Salvini qualche ora dopo in un comizio a Spilimbergo in Friuli.

Piccata la risposta di Di Maio su Twitter: "C'è lo 0% di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l'ammucchiata di centrodestra". Ancor più dura la controreplica del leader della Lega: "Di Maio mi interessa meno di zero".

LO SCONTRO - Uno scontro verbale che allo stato attuale complica l'ipotesi di un incontro tra i leader: summit che nelle intenzioni dei due si sarebbe dovuto tenere prima del secondo giro di consultazioni. "Per il momento non è fissato alcun incontro" fanno sapere dallo staff di Di Maio. Anche Salvini sottolinea che "è possibile" che il faccia a faccia non ci sia. Il no a Forza Italia e il ruolo di Di Maio come premier del futuro governo restano principi inderogabili per il Movimento. Due mantra che il M5S continuerà a ribadire con forza. Anche se tra i parlamentari M5S c'è chi si chiede, a taccuini chiusi, se la scelta di Di Maio di insistere sulla premiership non finisca per rappresentare un ostacolo a lungo andare, precludendo al Movimento 5 Stelle la possibilità di dar vita a un esecutivo.

NO A FORZA ITALIA - In serata a Termoli, durante un comizio a sostegno di Andrea Greco, candidato 5 Stelle alla presidenza del Molise (sul quale il Movimento punta per conquistare la sua prima presidenza di Regione), Di Maio si rivolge a Salvini pur senza citarlo: "Devi scegliere tra Berlusconi e il cambiamento del Paese. Chi abbraccia quel modo di fare politica abbraccia un'idea del passato". E ribadisce il no a Berlusconi: "Non si può immaginare un governo del Movimento 5 Stelle con dentro il leader di Fi".

GOVERNO - Di Maio si dice fiducioso del fatto che "un governo si formerà e sarà un governo del cambiamento". E torna a chiedere la presidenza del Consiglio, perché "noi possiamo garantirvi che quelle cose nel contratto" di governo proposto a Lega e Pd "si faranno", insiste il candidato premier del M5S.

VITALIZI - Nell'ufficio di presidenza a Montecitorio i grillini intanto mettono a segno il primo 'colpo' nella battaglia contro i vitalizi. Il presidente della Camera Roberto Fico ha dato mandato al collegio dei questori di predisporre l'istruttoria per cancellare gli assegni destinati agli ex parlamentari. Un risultato salutato da Di Maio come l'inizio della "rivoluzione gentile che avevamo promesso": "E' solo l'antipasto di quello che saremo capaci di fare una volta al governo".

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