cerca CERCA
Giovedì 28 Marzo 2024
Aggiornato: 16:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Governo neutrale, poli opposti

08 maggio 2018 | 08.39
LETTURA: 5 minuti

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Da una parte il M5S e l'alt alla proposta del presidente della Repubblica Mattarella per un 'governo neutrale' per gestire le questioni più urgenti per il Paese prima di nuove elezioni. Dall'altra il Pd, con l'appoggio al Capo dello Stato e l'invito alla responsabilità a pentastellati e centrodestra. Nel 'day after' delle ultime consultazioni, ancora nuove differenze emergono fra dem e Cinquestelle, i cui leader sono ormai distanti anni luce, poli nettamente opposti nel panorama della politica italiana.

DI MAIO - "Colgo l'occasione per ringraziare il Presidente della Repubblica per la pazienza che ha avuto in questo periodo. Sono sempre stato onesto e lineare anche con il Quirinale, abbiamo spiegato con il Movimento fin dove potevamo arrivare e dove non potevamo arrivare. Noi un governo tecnico o neutrale che dir si voglia non lo votiamo, non per la proposta che farà il Presidente della Repubblica, ma perché significherebbe portare al governo persone che non hanno una connessione con la popolazione, non sono in contatto con le esigenze principali del Paese, rischierebbero di far quadrare soltanto i conti con un effetto che potrebbe essere quello del governo Monti. Questo il Presidente della Repubblica lo sa dal primo giorno". Così il leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, ai microfoni di Rtl. 102.5 all'indomani delle ultime consultazioni.

"Non c'è stato alcun tipo di contatto tra me e Renzi", assicura poi il capo politico del Movimento, parlando del tentativo di accordo con i dem. "Credo - aggiunge riferendosi alla fase di dialogo tra i due partiti - che in quel momento i segnali positivi arrivassero da tutte le parti del Pd e questo non lo sapevamo solo noi del Movimento, solo il presidente Fico, mi pare che fosse chiaro a tutto il mondo politico che il Pd si stava aprendo. Evidentemente, per i soliti cinismi di Renzi legati alle questioni interne del partito, ha deciso di chiudere".

"Se avessimo chiuso un contratto di governo per fare un governo di due anni in cui facevamo 7-8 cose che non si fanno da trent'anni, per me sarebbe potuta pure finire qui la mia esperienza politica. Non sono state fatte, adesso si torna a votare con una legislatura che politicamente neanche è iniziata", ha poi spiegato Di Maio in merito alla sua ricandidatura alle prossime elezioni nonostante il vincolo dei due mandati previsto dal Movimento.

MARTINA - "Deve essere chiaro a tutti che siamo di fronte al fallimento politico dei cosiddetti vincitori del 4 marzo che hanno lasciato l’Italia nel guado. È chiaro dopo gli ultimi sviluppi che lo scenario di un voto a breve nessuno lo può scartare. Mi auguro che in queste ore riflettano e provino a fare un passo verso la responsabilità", controbatte il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ospite a 'Circo massimo' su Radio Capital.

"Altrimenti - ha aggiunto - ci dovremo preparare. Il centrosinistra dovrà chiamare a raccolta tante energie e dovrà provare a giocarsi un'alternativa rispetto a queste forze qui. Dobbiamo fare insieme lavoro di tenuta e di rilancio. Dare segnale di una prospettiva alternativa a destra e Cinquestelle".

"Il Pd - spiega - deciderà in assemblea come procedere. Il tema non è personale, ma il grande lavoro di squadra che c’è da fare. Gentiloni è una personalità di primissimo piano non solo del Pd ma del centrosinistra tutto". Quanto alle liste, "sono ovviamente un tema - aggiunge Martina - ma non sono il cuore della partita. Farò di tutto perché ci si concentri sulla proposta al Paese. Il punto fondamentale è organizzare una reazione di squadra per rilanciare la sfida". In Direzione, dice ancora, "c'è stata una discussione utile, pensate se il Pd in questi giorni si fosse diviso per pochi voti. Non poteva essere di supporto oggi. Non nascondo certo che ci siano idee differenti su alcuni temi ma sono convinto che ora si debba ripartire. Il tema numero uno è costruire l’alternativa ai 5 stelle, ribadisce.

"Io - aggiunge - ero per la sfida ai Cinquestelle, penso che quella sfida sia ancora attuale".

.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza