"Il premier Giuseppe Conte non ha riservato una parola ai diritti degli animali. Ma le violenze e i maltrattamenti che subiscono ci riempie di vergogna in tutto il mondo e sono indegni di un Paese civile". Lo ha detto Michela Brambilla (Fi), in una conferenza stampa alla Camera, dove ha portato, in un cesto, una nidiata di cuccioli sopravvissuti, una decina di giorni fa, alla madre che era stata seppellita viva a Marano Marchesato in provincia di Cosenza.
I veterinari, grazie all'allarme dato da alcuni passanti alla locale Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente (Leidaa), hanno reso possibile il parto della madre ormai in coma e che poi è morta. "La vita ha trionfato sulla morte e sulla malvagità umana", ha detto Brambilla, che definisce la cagnolina "madre coraggio non umana".
L'esponente forzista ricorda di aver depositato "una trentina di progetti di legge per l'inasprimento delle pene, fino a cinque e sei anni di carcere, per chi maltratta o uccide gli animali" e aggiunge: "Voglio vedere se si avrà ancora il coraggio di non calendarizzarle, se non in extremis".
I nove cagnolini sopravvissuti (due non ce l'hanno fatta) sono adottabili presso la Leidaa.