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Stop tetto sul contante, Di Maio frena

14 giugno 2018 | 13.36
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E' stata proposta ieri dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e ora, a distanza di 24 ore, è arrivato l'altolà del suo alleato di governo Luigi Di Maio. "Nel contratto questo punto non c'è", ha sostenuto il ministro dello Sviluppo Economico ai microfoni di Rtl 102,5, frenando sull'eventuale abolizione del tetto all'uso del contante nei pagamenti.

Un'ipotesi lanciata ieri dal segretario del Carroccio dal palco dell'assemblea Confesercenti: "Fosse per me non ci dovrebbe essere alcun limite alla spesa con denaro contante". E proprio oggi, dopo la chiusura di Di Maio, Salvini ha specificato: "La questione dei contanti è una mia posizione personale, non è all'ordine del giorno e non è prevista dal contratto".

"Lavoriamo su altri fronti - ha invece spiegato il ministro del Lavoro - per esempio sulle difficoltà che vivono tanti commercianti in Italia nel pagamento elettronico. Dobbiamo eliminare quei costi". "Serve prima di tutto ridare un po' di dignità ad alcune persone", ha aggiunto il vicepremier, lanciando il 'Decreto dignità' per "ridare dignità ad alcune categorie che hanno dato il sangue per l'Italia e sono in serie difficoltà".

"Conterrà quattro norme - ha sottolineato Di Maio - la prima per le imprese, eliminando le scartoffie, spesometro e redditometro, poi una norma sulla delocalizzazione delle imprese, perché non esiste che te ne vai all'estero se prendi soldi dall'Italia. Terzo punto è la lotta alla precarietà, riducendo il rinnovo dei contratti a tempo indeterminato. Quarto, infine, poi è il contrasto al gioco d'azzardo", ha concluso Di Maio.

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