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Migranti, la nuova sfida di Salvini

14 luglio 2018 | 07.38
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Foto di repertorio (Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

Si sta ancora concludendo la vicenda Diciotti che scatta un nuovo caso con nuovo scontro per un barcone di migranti diretto verso l'Italia. L'imbarcazione con 450 persone a bordo, tra cui donne è bambini, partita dalla Libia, si trova a circa 20 miglia dall'isola di Lampedusa e 16 miglia da Linosa. A salire ancora una volta sulle barricate è il ministro dell'Interno Salvini che attacca Malta. "Come promesso, io non mollo. Un barcone con 450 clandestini a bordo è da questa mattina in acque di competenza di Malta, che si è fatta carico di intervenire. A distanza di ore però nessuno si è mosso, e il barcone ha ripreso a navigare in direzione Italia. Sappiano Malta, gli scafisti e i buonisti di tutta Italia e di tutto il mondo che questo barcone in un porto italiano non può e non deve arrivare. Abbiamo già dato, ci siamo capiti?", scrive in un post su Facebook.

"Da alcune ore c'è un'imbarcazione con 450 persone a bordo che naviga nel Sar maltese. Per la legge del mare è Malta che deve inviare proprie navi e aprire il porto. La nostra Guardia Costiera potrà agire, se serve, in supporto, ma Malta faccia subito il suo dovere", scrive in un tweet il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.

Solo in serata un portavoce del governo maltese ha dichiarato che, quando è arrivata l'informazione riguardante il barcone che transitava dalla zona di competenza libica verso quella maltese, il proprio centro si è messo in contatto con le persone a bordo dell'imbarcazione che avrebbero espresso l'intenzione di procedere verso Lampedusa. "Bisogna sottolineare che visto che l'imbarcazione era in alto mare, Malta non aveva l'autorità di dare loro ordini", ha continuato il portavoce, secondo quanto si legge sul sito del 'Times of Malta', affermando che il peschereccio si trovava in quel momento a 53 miglia nautiche dall'isola italiana e a 110 dalle coste maltesi. "Bisogna anche notare che Malta ha rispettato gli obblighi dettati dalle convenzioni internazionali in materia di ricerca e soccorso", ha detto ancora il portavoce sostenendo che le autorità maltesi hanno monitorato la navigazione dell'imbarcazione - che ora, sottolinea, si trova in acque territoriali italiane - per intervenire per fornire, se necessaria, immediata assistenza.

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