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M5S, scoppia il caso vaccini

03 agosto 2018 | 18.23
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Scintille nel Movimento Cinque Stelle, dopo che la senatrice pentastellata Elena Fattori ha annunciato il voto in dissenso dal suo Gruppo sull'emendamento al milleproroghe che fa slittare di un anno l'obbligo vaccinale per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia. "Questo Parlamento è sovrano ed è libero di fare le sue scelte come ha fatto tante volte, su Stamina e su tanti provvedimenti su cui avremmo potuto tutelare la salute dei più piccini - ha detto in Aula, a Palazzo Madama, Fattori -. Ovviamente io rispetto la scelta del Gruppo cui appartengo e del Parlamento, ma per storia personale, professionale e, dolorosamente, di madre, non posso fare altro che dissociarmi dal mio Gruppo ed esprimere un indignato voto contrario".

La senatrice ha sottolineato che "l'Istituto superiore di sanità oggi ha affermato che bimbi a rischio vero di esclusione scolastica sono circa 10.000, quindi non stiamo parlando di conciliare la frequenza scolastica con la salute. Inoltre questo provvedimento non ha nessuna possibilità di aumentare le coperture vaccinali, come abbiamo sempre dichiarato come MoVimento 5 Stelle".

Intanto in una nota, i senatori del Movimento 5 Stelle in Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama hanno chiarito chel'obbligo dei vaccini "non viene minimamente intaccato". "Il dibattito a cui abbiamo assistito oggi in Aula è stato strumentale, a tratti inutile e ingiustificato - si legge nella nota -. Dispiace che non si sia interpretato al meglio l'emendamento approvato con l'unico scopo di garantire ai bambini l'ingresso alle scuole materne e agli asili nido, in continuità con quanto già fatto per le scuole".

"A breve depositeremo un ddl - hanno spiegato - il cui obiettivo sarà gestire le vaccinazioni in base ai dati scientifici ed epidemiologici che avremo con il pieno funzionamento dell'anagrafe vaccinale, che finora non era ancora stata istituita. Il Movimento 5 Stelle non è assolutamente, ribadiamo assolutamente, contro i vaccini. Dire il contrario significa negare l'evidenza, evidenza che sarà ancor più chiara quando verrà deposito il ddl. Sempre che chi si scaglia contro di noi in modo acritico ritenga irrilevanti le parole della ministra, dei sottosegretari, dei parlamentari e di noi tutti. Il nostro fine oltre l'obbligatorietà è che i cittadini comprendano l'importanza dei vaccini".

"Paghiamo oggi - hanno concluso - la carenza di informazione degli ultimi anni e le fake news che hanno alimentato polemiche generando un sentimento di paura nei genitori. I vaccini sono indispensabili ma ancor più utili e giustificati se questi stessi genitori ne capissero la necessità: un vero consenso informato. Non è stato fatto in passato e oggi ci ritroviamo in questa situazione. Vaccini sì, coperture vaccinali sì e speriamo stabili nel tempo per tutti i nostri figli".

Con l'approvazione di oggi in Senato, l'obbligo di presentare i certificati di avvenuta vaccinazione per l'iscrizione scolastica dei bimbi da 0 a 6 anni slitterà così al 2019. L'Aula di Palazzo Madama ha approvato gli emendamenti identici M5s-Lega che rinviano l'applicazione dell'obbligo al 2019-20. Gli emendamenti, che modificano la legge Lorenzin sull'obbligo vaccinale, erano stati precedentemente presentati e approvati in Commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.

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