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Ostia

Testata di Spada diventa spot: è polemica

08 agosto 2018 | 17.34
LETTURA: 5 minuti

(Fermo immagine da 'Nemo')
(Fermo immagine da 'Nemo')

"Ostia, un'estate senza testate". E ancora: "Mo te la do 'na capocciata, aò". Nelle intenzioni doveva essere un divertente spot per lanciare le iniziative organizzate ad agosto dal X Municipio. Nella realtà, la pubblicità radiofonica che ironizza sull'episodio di cronaca che ha visto protagonista Roberto Spada contro il giornalista di 'Nemo' Daniele Piervincenzi, si è invece rivelata un boomerang per la giunta di Ostia che l'ha commissionata. E sulla quale ora, oltre alle polemiche, si abbatte anche un'interrogazione urgente. A richiederla, la consigliera di Forza Italia Mariacristina Masi che ha deciso di vederci chiaro: nell'interrogazione alla presidente del X Municipio si chiede infatti chi abbia dato "materialmente l'ok per questo genere di pubblicità", a quanto ammontino i costi dell'operazione, data e atto di approvazione dello spot in giunta e se, soprattutto, "per la Presidenza di codesto Municipio è normale utilizzare fatti di cronaca che hanno minato l'immagine nazionale e internazionale del Litorale della Capitale per pubblicizzare la stagione estiva".

''Ho presentato una interrogazione urgente su questo spot che ironizza sulla 'testata' di Roberto Spada. Uno spot - spiega Masi all'Adnkronos - di cui non si è mai discusso in Consiglio, penso si tratti di una iniziativa della Giunta. Non solo ritengo che non sia il modo giusto per pubblicizzare le iniziative del nostro territorio ma reputo poco opportuno ironizzare su un fatto di cronaca violento che ha avuto conseguenze fisiche per le persone coinvolte''.

''Da noi c'è altro - continua la consigliera - c'è la bellezza di Ostia antica, il mare e continuare ad associare Ostia alla testata di Spada è un danno all'immagine del nostro territorio. E' veramente difficile capire una scelta di questo tipo da parte dell'amministrazione. Voglio sapere chi ha dato l'ok in Giunta a questo spot e quanto ci è costata questa operazione. Domani, comunque, in consiglio municipale solleverò il caso''. Unanime la condanna allo spot anche da parte del Pd con Stefano Pedica, Michela Di Biase e Bruno Astorre che marchiano la pubblicità come "vergognosa".

E nella polemica interviene anche la sindaca di Roma Virginia Raggi, collega pentastellata della presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo: "Ostia è un luogo bellissimo ma lo spot 'Un'estate senza testate' non mi è piaciuto. Non è questo il modo giusto per dire che i cittadini del litorale di Roma sono per la stragrande maggioranza persone oneste. Allo stesso tempo, non sono accettabili le strumentalizzazioni da parte di chi per una vita non ha fatto nulla contro la malavita e ha lasciato che le famiglie criminali prosperassero in quel territorio".

"La lotta alla mafia si fa presidiando realmente la città; puntando il dito contro i criminali di una zona dove, per anni, i vecchi politici non hanno avuto neanche il coraggio di pronunciare il loro nome - sottolinea la sindaca di Roma - Si realizza facendo riaprire la palestra della legalità; abbattendo i chioschi abusivi; sottraendo le spiagge a chi le occupava illegalmente e restituendole a tutti i cittadini onesti; organizzando uno splendido consiglio comunale contro la mafia in una scuola sul lungomare; chiudendo le porte in faccia ai mafiosi che negli anni scorsi addirittura entravano in municipio e sbattevano i pugni sul tavolo per ottenere favori; rifacendo le strade abbandonate; avviando la raccolta differenziata porta a porta".

"Noi ad Ostia non abbiamo mai abbassato lo sguardo davanti ai mafiosi e non lo faremo mai" conclude Raggi pubblicando l'hashtag #NonAbbassiamoLoSguardo

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