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5S-Lega: subito deficit al 2,4%

26 settembre 2018 | 18.23
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(Fotogramma)
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Allentare i vincoli di bilancio portando il rapporto deficit/Pil al 2,4%. A quanto apprende l'AdnKronos da fonti di governo M5S, è questa la richiesta che i 5 Stelle e la Lega vorrebbero sottoporre al ministro dell'Economia, Giovanni Tria.

A Palazzo Chigi si terrà giovedì pomeriggio un vertice economico, che si preannuncia durissimo: da un lato la parte politica, decisa a portare a casa i principali punti del contratto di governo 'giallo verde', dall'altro il responsabile di via XX Settembre e i tecnici, che vorrebbero tener fede all'impegno preso in Europa, tenendo l'asticella del rapporto deficit/Pil all'1,6%. Subito dopo è previsto il Consiglio dei ministri che dovrà varare la Nota di aggiornamento del Def.

SALVINI: "C'E' ACCORDO" - "Questo paese deve crescere, i ragazzi devono lavorare e occorre fare investimenti produttivi. Su questo l'accordo c'è, po poi lo zero virgola in più o in meno è l'ultimo dei problemi. Nessuno fa o farà gesti eclatanti, anche perché altri paesi badano al sodo e non ai decimali e quindi facciamo lo stesso, ha detto il vicepremier Matteo Salvini, parlando della manovra economica all'arrivo alla festa de 'La Verità'.

Tria ha giurato di essere fedele agli interessi della nazione? "Anche io, agli interessi della nazione - replica - e che la gente torni a lavorare e pagare meno tasse"."Questa manovra dovrà essere fondata sul lavoro, sul diritto al lavoro, sul rispetto del lavoro e sul pagamento del lavoro", sottolinea. Quanto ai tecnici, il vicepremier taglia corto: "A me stanno simpatici tutti".

TECNOCRATI - ''C'è tanto lavoro da fare'' ha ammesso il vicepremier Luigi Di Maio, annunciando che servirà un nuovo vertice governativo dedicato alla legge di bilancio. ''Un nuovo incontro? Questo è sicuro" ha tagliato corto lasciando la sala del governo a Montecitorio. Poi, via Facebook, ha detto che nell'apparato dello Stato "ci sono tanti tecnocrati", collocati lì dai partiti, "una zavorra del vecchio sistema di cui dobbiamo liberarci".

CONTE - "Dobbiamo chiudere questa manovra e fare le riforme". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, al termine dell'intervento all'Assemblea generale dell'Onu, a New York.

"Nel mio intervento - ha aggiunto poi in conferenza stampa - ho espresso quella che è una direzione fondamentale, anche di politica, di questo governo che presiedo: cioè l'attenzione alla giustizia sociale, a rendere condizioni di vita ai cittadini, ad assicurare loro una piena dignità. Quindi, in questa prospettiva, un passaggio importante, un capitolo importante, è il reddito di cittadinanza".

"Non potremmo ovviamente perseguire una manovra economica in modo responsabile - avverte Conte - con 4 milioni e 700 poveri, rimanendo assolutamente indifferenti e non adottando misure che non possano recuperare le persone che in questo momento sono drop out, come si dice in inglese, ovvero tagliate fuori, emarginate. Persone cioè, non recuperate al circuito del lavoro, a una vita economica e sociale piena del Paese''.

LEGGE FORNERO - Ma, intanto, anche il restyling della legge Fornero, con l'introduzione della cosiddetta quota 100 per andare in pensione, sarebbe al centro di un braccio di ferro con il ministro dell'Economia. Che, per tenere salvi i vincoli di bilancio, vorrebbe tenere fuori dalla manovra la revisione, lasciando che la questione - uno dei punti del contratto di governo 'giallo-verde' - venga affrontata più avanti. Lo ha spiegato Di Maio, a quanto apprende l'AdnKronos, nella riunione di martedì sera con i ministri M5S, raccontando di presunte "resistenze" da parte di Tria e la squadra dei tecnici a lavoro a modificare la legge sulle pensioni varata dal governo Monti.

TRIA: "HO GIURATO PER LA NAZIONE"
- Intervenendo a un convegno della Confcommercio, il ministro dell'Economia ha snocciolato gli interventi chiave in vista della legge di Bilancio autunnale, fissando obiettivi e paletti, dopo settimane di braccio di ferro con la politica sulle risorse. "Ho giurato nell’esclusivo interesse della nazione e non di altri, e non ho giurato solo io, ma anche gli altri - ha scandito il titolare di via XX Settembre -. Ovviamente ognuno può avere la sua visione ma in scienza e coscienza, come si dice, bisogna cercare di interpretare bene questo mandato".

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