cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 17:14
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pd in piazza contro il governo

30 settembre 2018 | 15.27
LETTURA: 5 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il più contento è Maurizio Martina. Sua l'idea della piazza che tanti, all'inizio, nel Pd non avevano condiviso. Ma il flop non c'è stato. 70mila partecipanti, secondo gli organizzatori. E al di là delle cifre esatte, il colpo d'occhio su piazza del Popolo funziona e hanno gioco facile i dirigenti dem a riempire i social di foto dalla manifestazione in risposta a Matteo Salvini.

"Ci saranno 4 gatti", aveva detto ieri sera il ministro dell'Interno. "Avete dato una lezione a tutti noi. Questa è la piazza del risveglio democratico, è la piazza della speranza, del cambiamento, della fiducia e del futuro". Sono le prime parole di Martina dal palco. Il segretario chiude dopo una serie di interventi di personalità delle società civile che, per più di un'ora a piazza del Popolo, continuano a invocare le stop alle divisioni interne con i manifestanti che rispondono dalla piazza scandendo in coro 'u-ni-tà, u-ni-tà'.

Dietro, nel retropalco, i big dem, tranne Michele Emiliano, ci sono tutti. Un gruppo è destinato a distinguersi, nelle prossime settimane, nel congresso ormai alle porte. Ma per oggi va in scena la tregua. C'è Matteo Renzi che abbraccia Paolo Gentiloni a favore delle telecamere, dopo le voci sulla rottura tra i due. Si abbracciano pure Renzi e Martina, Martina e Gentiloni e poi Renzi nega di aver definito "inadatto" a guidare il Pd Nicola Zingaretti. E nella 'galleria' degli abbracci oggi a piazza del Popolo c'è anche quello tra Zingaretti e il suo potenziale sfidante: Graziano Delrio. Molti nell'area renziana contano di convincerlo nelle prossime settimane a scendere in campo superando le resistenze mostrate fin qui.

"Serve un nuovo Pd per una nuova sinistra", dice Martina dal palco. "Lo dico senza arroganza ma senza il Pd non ci sarà una nuova sinistra in questo Paese e allora non servono tifosi, serve una comunità di destino che senta su di sé il peso e la bellezza di questa sfida, senta la gravità del momento. Vi chiedo questo impegno, vi prego, insieme" prosegue il segretario dem mentre la piazza continua a intonare il coro 'unità, unità'.

"Io non pronuncerò una sola parola sull'unità perché quando sei un dirigente ci sono cose che non puoi dire agli altri, ma che devi praticare". Quindi, si rivolge agli elettori: "Abbiamo capito, abbiamo capito ma adesso ci date una mano? Perché l'Italia non può andare a sbattere perché questi governano in modo folle. Ci avete dato una lezione, abbiamo capito. Allora più unità, più ascolto, meno arroganza e meno vanità". Quanto al governo, Martina e tutti i dirigenti dem si scagliano innanzitutto sulla manovra approvata venerdì a palazzo Chigi. "Noi non tifiamo per lo spread ma abbiamo a cuore il futuro degli italiani, in particolare i più giovani". Lega-M5S "sono ladri di futuro. Una giovane coppia con un figlio e un mutuo non avrà nulla per il figlio, per il lavoro. Sulla rata del mutuo sì: potrebbe aumentare".

E poi il 'balcone' che ricorre nelle dichiarazioni dei dirigenti dem. Per Martina una roba da repubblica delle banane quella inscenata da Di Maio e i suoi. Mentre Salvini restituisca i 49 milioni perché "la legge è uguale per tutti". E la piazza fa il verso ai 5 stelle: 'Onestà, onestà".

"Chi pensava di aprire le bottiglie di champagne - perché loro brindano a champagne - per brindare al fallimento del Pd, rimetta quelle bottiglie a posto e si prepari perché il Pd combatterà dalla Val d’Aosta alla Sicilia per salvare l’Italia", è il commento di Zingaretti. E sulla sua candidatura aggiunge: "Contribuirò a questo confronto con idee vere, non con delle critiche contro. Ce lo dice anche questa piazza".

"Questa giornata dimostra che il Pd è indispensabile. Ora bisogna confrontarsi, costruire uno spirito unitario e costruire un’alternativa. Ci sono argomenti intorno ai quali si potrà sviluppare un dibattito sereno", aggiunge il governatore del Lazio. Andrea Orlando, tra i suoi sostenitori, apprezza che Renzi abbia negato di aver definito Zingaretti inadatto a fare il segretario. Mentre l'ex premier, da parte sua, parla di governo e poco, pochissimo di congresso.

"E' una piazza che chiede unità ma che soprattutto dice che c'è chi dice no al governo dei condoni e dei sussidi. Certo, loro sono probabilmente ancora maggioranza nei sondaggi, però c'è una parte del Paese che dice no, che dice no alle misure del balconcino, che dice no all'assistenzialismo. Questa piazza è bella e ora la scommessa è dimostrare che Di Maio non ha abolito la povertà. Siamo in presenza di irresponsabili e cialtroni che mettono a rischio la tenuta dei conti".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza