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La polemica

"Casalino pagliaccio", ira Pd su nuovo audio

01 ottobre 2018 | 12.07
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Casalino pagliaccio". E ancora, "Rocco vergogna". Il Pd si scaglia contro Rocco Casalino, finito di nuovo al centro delle polemiche dopo la diffusione su 'Il Giornale' di un audio nel quale il portavoce del premier, tre giorni dopo il crollo del ponte Morandi, dice ai giornalisti che lo tempestano di telefonate di non stressarlo, lamentandosi di aver dovuto saltare le ferie di Ferragosto. "Ragazzi però chiamate una volta, dopodiché semmai io vi richiamo - dice Casalino nell'audio sotto accusa - Oppure mi scrivete una cosa e se ho qualcosa da dirvi ve la dico. Perché io pure ho diritto a farmi due giorni (di ferie, ndr). Già m'è saltato Ferragosto, Santo Rocco, Santo Stefano, Santo Cristo. Mi chiamate come i pazzi, datevi una calmata - ribadisce, rivolgendosi ai cronisti - Cento volte mi chiamate, basta, ragazzi non mi stressate la vita".

Dichiarazioni per le quali il portavoce di Palazzo Chigi ha chiesto scusa e che, tuttavia, hanno scatenato l'ira dei dem. "Crolla il Ponte di Genova e il portavoce del Governo pensa al Ponte di Ferragosto? Ma dove siamo finiti con questo Casalino? Gli è saltato Ferragosto, poverino", scrive ironico sui social l'ex premier Matteo Renzi. "Ogni minuto che passa senza le dimissioni di #Casalino è un'offesa per Genova e i genovesi. A casa, adesso!", twitta il segretario dem Maurizio Martina. "Che squallore! Ma quando se ne va?", gli fa eco la deputata Alessia Morani. Secondo Matteo Richetti è stato "oltrepassato il limite della decenza" per cui "#Casalino è indegno dell'incarico che ricopre. Si dimetta!" Sulla stessa lunghezza d'onda Anna Ascani: "Un uomo preoccupato del suo #ferragosto di fronte alla morte di 43 persone non è degno di servire le istituzioni. Se ne vada subito".

E ancora, "L'Italia non merita questo pagliaccio", tuona su Twitter il senatore Davide Faraone mentre per l'ex ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli Casalino deve andare "A casa subito! #RoccoVergogna". Secondo Andrea Marcucci si è trattato di "un atteggiamento vergognoso. A questo punto - sostiene il capogruppo del Pd a Palazzo Madama - penso che Rocco Casalino si meriti ferie infinite, venga allontanato da Palazzo Chigi". Della stessa opinione la senatrice dem Teresa Bellanova: "Con più di 40 persone che hanno perso la vita per il crollo del Ponte Morandi, ci si può davvero preoccupare delle mancate ferie di Ferragosto? Ma che persona è questa qui. Quanta vergogna in quelle parole #RoccoVergogna".

LA REPLICA DEL M5S - Immediata la levata di scudi da parte del Movimento Cinque Stelle, che fa quadrato attorno al portavoce del premier. "La macchina del fango innescata contro Rocco Casalino ha del surreale - lamenta Maria Laura Paxia, portavoce del M5S - Si tratta di conversazioni private, estrapolate dal contesto, solo per attaccare e denigrare questo governo e chi lo sostiene". Sulla stessa lunghezza d'onda Luca Carabetta. "Ancora una volta provano a colpire Rocco Casalino per mettere in cattiva luce il governo - afferma il deputato M5S - È veramente triste assistere a livelli così bassi di giornalismo o, meglio ancora, di gossip: siamo di fronte all'ennesima subdola strumentalizzazione di dichiarazioni estrapolate ad hoc per mettere in moto la macchina del fango contro il M5S".

LA NOTA DELLA FNSI - Sulla vicenda sono intervenuti anche Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, e Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. "Il nuovo audio di Rocco Casalino - in una nota - questa volta sul crollo del ponte di Genova che gli avrebbe rovinato il Ferragosto, rende chiara e lampante, nel caso vi fosse ancora qualche dubbio, la ragione per la quale i 5 Stelle lavorano all'abolizione dell'Ordine dei giornalisti e provano a mettere ai margini giornali e giornalisti, additandoli come nemici del popolo. Il loro problema è cancellare quelle notizie che, come le vergognose performance di Casalino, possano danneggiare la loro immagine e una narrazione dell'Italia tutta lustrini e paillettes, lontana anni luce dalla realtà di ogni giorno".

"Ci chiediamo - proseguono - se anche dopo quest'ultima rivelazione, la cui rilevanza per l'opinione pubblica non è in discussione, il presidente del Consiglio e i leader del Movimento punteranno di nuovo il dito contro i giornalisti che adempiono al loro dovere di informare i cittadini o si decideranno a prendere i necessari provvedimenti che, in una qualsiasi democrazia diversa da una qualche Repubblica delle Banane, sarebbero già stati adottati nei confronti di chi si mostra indegno e inadeguato a ricoprire ruoli di alta responsabilità".

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