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Salvini: "Digitate su Google Juncker sobrio e barcollante..."

03 ottobre 2018 | 09.42
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"Questo signore, Juncker, che avete visto nel filmato e molti magari non conoscono, è il capo del governo che presiede 500 milioni di europei e arriva da un paradiso fiscale come il Lussemburgo...''. Ospite di 'Mattino Cinque', su Canale 5, Matteo Salvini torna all'attacco del presidente della Commissione Ue. Jean Claude Juncker. Il leader della Lega commenta un servizio mandato in onda dalla trasmissione su Juncker e torna sulle parole di ieri quando ha detto che parla ''solo con persone sobrie'': ''Se qualcuno va su Google - dice - e digita Juncker sobrio o barcollante, troverete delle immagini abbastanza evidenti...". In riferimento alla manovra il ministro degli Interni ha quindi aggiunto: "Abbiamo sempre detto che avremmo fatto una manovra coraggiosa anche se in Europa ci avessero bacchettato. E il presidente della Commissione Ue dice che siamo come la Grecia, la Francia ci minaccia, il tedesco ci minaccia... Queste minacce non ci sfiorano e come D'Annunzio dico 'me ne frego'... Noi rispondiamo solo agli italiani''.

COMMISSIONE UE SMORZA I TONI - La Commissione Europea smorza le polemiche e non raccoglie le parole dette a proposito di Jean-Claude Juncker dal ministro dell'Interno. "Vorrei chiarire ancora una volta - afferma il vice portavoce capo della Commissione Europea Alexander Winterstein, durante il briefing con la stampa a Bruxelles - quello che il presidente Juncker ha detto a Friburgo".

"Era molto chiaro - continua - che non era una dichiarazione specifica sull'Italia, ma in generale sul coordinamento della politica economica in Europa. E' molto importante stare a quello che Juncker ha effettivamente detto, non a quello che è stato riportato".

"Ora - prosegue - il rispetto e l'affetto del presidente per l'Italia e per il popolo italiano sono ben noti: il presidente ha trascorso gran parte della sua gioventù circondato da italiani. Per quanto riguarda il documento programmatico di bilancio, la Commissione lo esaminerà una volta che sarà presentato" ed emetterà un parere, come accade "per tutti gli Stati membri dell'Eurozona".

Le parole di Juncker a proposito dell'Italia, tuttavia, sono chiare e riguardano nello specifico il nostro Paese. Lunedì scorso a Friburgo, in Germania, durante un dialogo con i cittadini, Juncker, rispondendo ad una domanda, ha detto in tedesco: "Questo mi riporta all'Italia. Ho risposto (ad una domanda precedente, ndr) brevemente perché volevo dimostrare di essere in grado di dare risposte brevi. E' per questo che, quando mi chiedete se c'è un pericolo che arriva dall'Italia, ho detto di sì. Poiché il governo italiano, a quanto sembra, si sta allontanando dal percorso di bilancio virtuoso che abbiamo concordato congiuntamente, nel quadro del coordinamento delle politiche economiche, di bilancio e fiscali".

"Stiamo discutendo con il governo italiano - ha aggiunto - gli Stati membri devono presentare i loro bilanci a Bruxelles entro il 15 ottobre, dopodiché la Commissione dovrà decidere se il bilancio sembra accettabile. Mi sembra, anche se non ho letto una parola, ho solo letto articoli di stampa, che non sia questo il caso: pertanto, questa sarà una discussione piena di suspence. Dopo aver affrontato la crisi greca, estremamente difficile, dobbiamo fare di tutto per evitare una nuova crisi greca, o meglio, questa volta, una crisi italiana".

"Una crisi è sufficiente - ha concluso Juncker, che stava parlando ad una platea tedesca - dobbiamo impedire all'Italia di ottenere un trattamento speciale: se tutti dovessero ottenerlo, significherebbe la fine dell'euro. A questo riguardo, l'Italia deve essere trattata in modo rigoroso e giusto (streng und gerecht, ndr)".

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