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Il premier striglia i suoi vice

20 ottobre 2018 | 20.51
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(Afp)
(Afp)

Un po' di ruggine resta, perché due giorni in cui son volati gli stracci hanno lasciato aperta qualche ferita. Ma durante il vertice chiarificatore durato poco più di un'ora prima del Cdm, l'intesa tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sui nodi emersi sul dl fiscale -dunque scudo su capitali all'estero e condono tombale- sarebbe arrivata dopo pochi minuti di discussione, assicurano fonti di governo. Accompagnata dalle raccomandazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla necessità di tenere i "nervi saldi" in una fase delicatissima nei rapporti con l'Europa.

Lunedì alle 12 si gioca una delle partite decisive per convincere l'Ue a dar fiducia all'Italia. Il governo deve arrivare all'appuntamento compatto, "basta litigi e immagini di un esecutivo diviso al suo interno. Non ammetto più scene simili", avrebbe richiamato i due vice Conte, mentre insieme mettevano a punto la strategia per uscire dall'angolo e convincere gli alleati a tendere la mano all'Italia.

Non è un caso che gran parte del tempo, viene spiegato, il presidente del Consiglio e i due vicepremier l'abbiano trascorso proprio a ragionare sulla lettera che il ministro dell'Economia Giovanni Tria dovrà far pervenire a Bruxelles lunedì prossimo entro le 12. La deadline è certa, così come la convinzione di Conte, Di Maio e Salvini di non tornare indietro, nonostante le bacchettate che arrivano quotidianamente dall'Europa e l'impennata dello spread.

"Il rapporto deficit/Pil non si tocca", la convinzione che li unisce, nella ferma volontà di scolpire quel 2,4% che tanto preoccupa gli altri Stati membri. "Abbiamo ribadito le nostre posizioni", dice Di Maio durante la conferenza stampa, dopo che già stamattina, fuori da Palazzo Chigi, non aveva lasciato margini alla possibilità di tornare indietro.

Nei 5 stelle oggi prevale l'ottimismo: "Ci aspettavamo una giornata più tosta, invece è filata via come l'olio - dicono - Con Salvini non abbiamo dovuto combattere, lo stralcio del condono tombale e dello scudo fiscale è arrivato subito". Ora tutti a Italia 5 Stelle per scaldare la piazza, brandendo la vittoria ottenuto sull'alleato di governo, inviso al popolo grillino della prima ora. Ma tempo di chiudere, domani, la kermesse al fianco di Beppe Grillo e per Di Maio e i suoi comincia la sfida più dura, quella con l'Europa.

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