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Di Maio: "Se Ue chiede di massacrare italiani, diciamo no"

11 novembre 2018 | 22.01
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Fermo immagine da 'Non è l'Arena'
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Manovra ed Europa, Di Maio non ha dubbi. "A me è piaciuta una frase del ministro Tria in questi giorni, quando ha detto: quello che ci chiede la Ue per rispettare le regole è una manovra suicida" ha detto il vicepremier e ministro del Lavoro, ospite di 'Non è l'Arena' su La7, parlando della risposta che dovrà dare entro il 13 ai rilievi della Commissione europea. "Se ci chiedete di massacrare gli italiani per noi è no. Se ci chiedete di tagliare un po' di sprechi, cercate di reperire un po' di risorse in più, per me ci può essere un dialogo. Il popolo italiano ha già dato troppo alle regole europee". "Da qualche giorno abbiamo iniziato a tagliare un po' di scorte inutili" annuncia, aggiungendo che Ferrovie dello Stato "investirà 10 miliardi in infrastrutture".

IL CONTRATTO - Il contratto di governo con Matteo Salvini lo firmerebbe ancora? "Assolutamente sì, sono contento che abbiamo cominciato a fare cose che ci avevano sempre detto che non si potevano fare". "Cominciamo dal taglio delle spese, i vitalizi, l'air force Renzi... da qualche giorno abbiamo iniziato a tagliare un po' di scorte inutili", e ancora "la legge di bilancio, la pensione di cittadinanza, il reddito di cittadinanza", elenca il vicepremier.

NESSUN PASSO INDIETRO - Quanto alla polemica sulle dichiarazioni a proposito dei giornalisti nessun dietrofront. "Assolutamente no" dice. "Nel mondo del giornalismo ho visto un atteggiamento troppo corporativistico", punta l'indice il vicepremier che elenca una serie di titoli di giornali contro il M5S. "Il processo alla Raggi è stato trasformato nel processo ad Al Capone. Posso avere il diritto di arrabbiarmi?", insiste Di Maio. Per il vicepremier i giornalisti hanno ''reagito come una casta'' e la categoria invece di condannare gli attacchi a mezzo stampa, adesso ''vuole cacciare me dall'ordine dei giornalisti, visto che sono pubblicista, e faranno i flash mob contro di me". La realtà, sostiene ancora Di Maio, è che "troppi giornalisti peccano di disonestà intellettuale".

ROMA - "Daremo più poteri al sindaco Raggi, daremo più fondi", i 180 milioni ''ci saranno. "I soldi per le buche arriveranno, i poteri ci saranno - aggiunge Di Maio -. Entro il mandato dei cinque anni cambieremo tutto perché se lo meritano i romani".

LE FIDANZATE - "Si vede che porta male 'sto governo". Luigi Di Maio, ospite di Non è l'arena su La7, risponde così a Massimo Giletti che gli fa notare come sia lui sia Matteo Salvini siano rimasti senza fidanzate negli ultimi tempi. "Non posso fare la vittima" perché i lavori ''stressanti'' sono altri, ma "sicuramente la nostra è una vita in cui sei impegnato h24, sette giorni su sette, non è facile... Chi è riuscito a starmi vicino ha avuto un grande coraggio e una grande tenacia", conclude il vicepremier.

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