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"Quanto fango su di noi", Renzi chiama Raggi

12 novembre 2018 | 09.21
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Nel segno del fair play politico, una chiamata all'avversaria dopo la bufera. E' quanto fatto da Matteo Renzi, ex leader Pd ora senatore, che ha voluto manifestare con una telefonata la sua vicinanza alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, dopo l'assoluzione in primo grado nel processo per le nomine in Campidoglio. Un gesto che arriva anche in seguito al 'caso Consip', che ha visto il coinvolgimento di Tiziano Renzi, padre del dem per il quale la Procura ha poi chiesto l'archiviazione. Gesto che, tuttavia, non ha riscontrato il favore di tanti commentatori, ai quali ieri sera il senatore si è rivolto attraverso un messaggio su Facebook.

"Ho ricevuto molte critiche in queste ore - ha scritto Renzi nel post - per aver telefonato a Virginia Raggi dopo la sua assoluzione. Capisco che il fair play tra avversari non vada di moda, spesso per responsabilità proprio dei Cinque Stelle. Quanti insulti abbiamo ricevuto! Quante persone - dice - sono state massacrate, insieme alle loro famiglie, anche semplicemente per un avviso di garanzia. Non dimentico il fango che ci è stato buttato addosso".

"Ma noi - sottolinea ancora il senatore Pd - siamo diversi e non vogliamo cedere alla cultura dell'odio. Noi vogliamo sconfiggere gli avversari per via politica e non con il fango. E quando un cittadino viene assolto, chi è davvero garantista festeggia. Di Battista e Di Maio - attacca quindi Renzi - hanno insultato i giornalisti colpevoli - a loro dire - di aver fabbricato un clima d'odio nei confronti della Raggi. Quel clima di fango e d'odio noi lo conosciamo bene perché è stato costruito intorno a noi e alle nostre famiglie proprio da gente come Di Battista e Di Maio. E tuttavia non rispondiamo alla barbarie con la barbarie. Noi siamo ostinatamente diversi".

"Rispetto chi mi critica per questa telefonata ma la rifarei domattina. La politica ha bisogno di un confronto tra avversari, non tra nemici", conclude il dem, che già il 10 novembre scorso aveva dedicato un post alla prima cittadina della Capitale: "Per chi è garantista - aveva detto - l'assoluzione di Virginia Raggi è una buona notizia. Gli avversari si sconfiggono nelle urne, non nei tribunali. E il giudizio sul sindaco Raggi lo devono dare i cittadini, non i magistrati. L’ho sempre detto, continuerò a dirlo. Oggi per Roma è una bella giornata".

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