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Cosa rischiano i ribelli 5S

14 novembre 2018 | 10.55
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(Fotogramma)
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"E' un fatto gravissimo che due senatori del Movimento 5 Stelle, uno si sia astenuto e un altro abbia votato con Forza Italia. Non è un caso isolato, da settimane arrivano segnali di dissenso". Non ha usato mezzi termini Luigi Di Maio parlando con i cronisti dopo il Cdm del caso del voto al Senato sul condono a Ischia. Nel mirino, in particolare, i 'ribelli' Gregorio De Falco e Paola Nugnes che nell'ottica del capo politico pentastellato "hanno firmato degli impegni con il M5S e devono portare avanti il contratto di governo". E nulla resterà impunito, a quanto pare, per i dissidenti che, assicura Di Maio, "sono già sotto procedura dei probiviri". Ma cosa rischiano esattamente?

Stando a quanto riferito all'Adnkronos dai vertici del M5S, i senatori finiranno subito fuori dal gruppo a Palazzo Madama. Sarà infatti il capogruppo Stefano Patuanelli a commutare la sanzione ai due ribelli, accusati di aver mandato sotto il governo sul dl Genova. Per Nugnes si profila la sospensione, per De Falco l'espulsione dal Movimento. Ma entrambe le sanzioni comporterebbero l'immediata l'uscita dal gruppo al Senato, con probabile passaggio al misto. Solo in un secondo momento arriveranno le sanzioni decise dal collegio dei probiviri, che riguarderanno non solo Nugnes e De Falco ma anche, stavolta per il 'dossier dl Sicurezza', Elena Fattori, Matteo Mantero e Virginia La Mura.

La decisione di sanzionare De Falco e Nugnes, decretandone l'uscita dal gruppo, sarebbe legata "non solo a questo voto, ma all'atteggiamento avverso al gruppo che hanno ormai da un paio di mesi", viene inoltre puntualizzato dai vertici M5S.

A pesare nei confronti di De Falco e a scatenare l'ira dei vertici M5S anche un problema di rendicontazioni, previste dallo statuto del Movimento e sulle quale l'ex capitano di fregata sembra temporeggiare: "Il punto - dicono all'Adnkronos i vertici pentastellati - è che sono uscite le rendicontazioni e De Falco non vuole restituire. Vuole farsi cacciare. Questo è il punto", l'accusa che trapela dai grillini. Ma "quanto uno vota con Forza Italia ha segnato il suo cammino. Prima, però, dovrà restituire i soldi agli alluvionati", il diktat che lascia intendere che, per De Falco, l'espulsione sia ormai inevitabile.

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