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Emergenza rifiuti nel napoletano

17 novembre 2018 | 14.24
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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L'emergenza rifiuti nel napoletano continua a scaldare il dibattito nella maggioranza. Nel giorno in cui cumuli di rifiuti in strada a Torre del Greco vanno in fiamme, il tema della spazzatura in Campania ritorna con nuove dichiarazioni e polemiche dopo il duro botta e risposta fra i vicepremier Di Maio e Salvini.

Il leader leghista assicura infatti che sui rifiuti "parlerò con Luigi, con cui abbiamo sempre trovato un accordo nell’interesse dei campani, non per gli interessi di altri", dopo le polemiche e le tensioni. Per poi, però, insistere: "Se produci rifiuti quasi ovunque quei rifiuti significano ricchezza e non devastazione della salute. Per il nostro bene bisogna avere il coraggio di dire alla nostra gente che non possiamo più fare finta di niente. Io non sono al Governo per fare finta di niente", spiega, sottolineando che "i rifiuti vanno smaltiti per produrre ricchezza non roghi tossici che ammazzano". 

A rispondere in tono polemico a Salvini è il sottosegretario all'Interno, il pentastellato Carlo Sibilia, che su Facebook ha voluto ribadire la contrarietà del M5S agli inceneritori: "Sento tante chiacchiere su roghi e rifiuti. Fino ad ora l’unico fatto serio, oltre all’azione costante del ministro Costa, è scritta nero su bianco nel decreto sicurezza. Piani di emergenza per tutte le aziende di rifiuti. Tutte. La munnezza non si brucia da sola, la devi prendere, portare e darle fuoco. Anche i Vigili del Fuoco ci dicono che i roghi diminuiscono quanto maggiore è il controllo del territorio. Insomma con la sicurezza, non con gli inceneritori".

"È per questo - aggiunge Sibilia - che abbiamo messo un generale dei Carabinieri con le palle a ministro dell’Ambiente. Che Dio lo benedica e che tutto il governo lo supporti! I rifiuti si comprano e si vendono. Già si fa utile se si vuole e si è capaci. Basta chiacchiere che pure quelle inquinano".

E, in serata, interviene nel dibattito anche un altro pentastellato, il presidente della Camera Roberto Fico: "Il problema dei rifiuti lo conosco. L'ho vissuto sulla mia pelle - ha spiegato - nel corso degli anni in cui ho lottato insieme a tanti cittadini per la salvaguardia dell'ambiente, che significa lottare per la salute delle persone oggi e domani. Non vogliamo, non dobbiamo e non possiamo tornare indietro. Abbiamo l'imperativo morale di andare avanti, proprio per tutelare la salute di tutte le persone che abitano la mia terra".

"In Campania - avverte - c'è oggi una emergenza, quella dei roghi. Incendi dolosi nei depositi e nelle discariche abusive. Su questo ci deve essere un impegno serio, costante e senza sosta. Poi però dobbiamo anche andare oltre l'emergenza e pensare al futuro che vogliamo. Non un futuro che guarda a mille anni, ma più vicino a noi. La soluzione è l’economia circolare, la soluzione è considerare il rifiuto una risorsa e poterlo riusare e riciclare, avviando una filiera impiantistica e imprenditoriale virtuosa e sostenibile. Questi sono i sì che fanno bene alla Campania come a tutta Italia".

TORRE DEL GRECO - Sulla situazione che attanaglia la cittadina vesuviana di Torre del Greco, per il sindaco Giovanni Palomba le cause principali sono le difficoltà nel conferimento all'interno degli Stir (stabilimenti per i rifiuti) - a causa dei numerosi incendi avvenuti di recente all'interno di diversi impianti in Campania - e il piano industriale voluto dalla precedente amministrazione comunale che punta sulle isole ecologiche e sul conferimento 7 giorni su 7 nei cassonetti di vicinato, anziché sulla raccolta porta a porta.

Sugli episodi di incendi dei cumuli, spiega Palomba, "le autorità competenti stanno indagando per verificare se si tratta di atti di esasperazione o se c'è qualcos'altro dietro". Contattato dall'AdnKronos durante un sopralluogo in vari punti della città, il sindaco fa il punto della situazione: "Va sicuramente molto meglio rispetto a qualche giorno fa - spiega - ma dalla Sapna, azienda della Città metropolitana di Napoli, ci hanno già fatto sapere che abbiamo superato le quote settimanali di conferimento e quindi la raccolta riprenderà solo lunedì".

Secondo Palomba, eletto a giugno scorso dopo un anno di commissariamento del Comune, la crisi rifiuti di Torre del Greco è legata principalmente ai problemi del conferimento negli impianti: "Noi abbiamo i camion che attendono 48 ore di poter conferire negli Stir". E assicura: "Entro fine mese avremo un nuovo piano industriale che punterà sulla raccolta differenziata porta a porta, poi i tecnici prepareranno la gara alla quale speriamo possano partecipare ditte di caratura nazionale".

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