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Salvini: "Se non mi fanno saltare vado fino in fondo"

19 novembre 2018 | 14.55
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Se non mi fanno saltare, io vado fino in fondo". Matteo Salvini parla a margine di Idn 2018 a Milano e dice che "ci sono enormi interessi economici in ballo. Ovunque tu ti muova, vai a toccare interessi economici stratificati da anni". E a titolo di esemplificazione spiega: "Guardate la reazione del presidente del Coni quando abbiamo messo in discussione l'elefantiaco impianto dello sport italiano dicendo: 'rimettiamo il timone in mano alle federazioni e allo sport di base'". "Tocchi degli interessi lì, interessi delle multinazionali, delle lobby, dei grandi settori come i tabacchi e i giochi - sottolinea il vicepremier - Penso che ci abbiate votato per rimettere al centro la trasparenza, il denaro pubblico speso bene e l'interesse dei cittadini".

"MAI PATRIMONIALE" - Il ministro dell'Interno assicura che non ci sarà una patrimoniale. "L’economia italiana è sana, il sistema economico e creditizio è sano. E abbiamo uno dei risparmi privati più elevati al mondo. Lì vogliono arrivare - avverte - E io vi dò la mia parola d’onore che mai e poi mai metterò mano ai risparmi con una patrimoniale o con una tassazione di nessun genere". "L’unica leva che hanno per sovvertire le regole della democrazia e le scelte degli italiani è la leva finanza - continua Salvini - La battaglia è molto più grande di quello che si pensa. Il problema non è Juncker o Moscovici, ma quelle persone che faranno di tutto per costringere l’Italia a svendere le splendide aziende che lavorano nel nostro Paese. E’ una cosa che impediremo". Per questo "dobbiamo essere compatti, perché uno squalo si avvicina se gli fai sentire l’odore del sangue". Per il leader della Lega il mondo della finanza ha fatto "il tentativo con la piccola Grecia e ora vogliono provare a fare il colpo grosso. Se ci sono riusciti con i greci, non ci riescono con il nostro Paese".

RAPPORTI CON UE - Quanto ai rapporti con l'Ue, "noi non siamo qui per scardinare l’Europa - sottolinea - ma per cambiare alcune regole europee che danneggiano i cittadini europei e italiani, sedendoci tranquillamente al tavolo e rappresentando un governo e un Paese che è la seconda potenza industriale europea". "Nessuno può pensare di trattarci come gli ultimi arrivati - rimarca ancora Salvini - Quello che gli italiani mandano a Bruxelles è superiore a quello che torna indietro. Siccome paghiamo l’associazione a questo club, vorremmo che questo club ci trattasse con rispetto". E "sarebbe ingeneroso" se la Commissione europea decidesse delle sanzioni "nei confronti di un Paese che da anni manda miliardi e miliardi di euro a Bruxelles e che non tornano indietro".

CODICE ROSSO ANTI-VIOLENZA - Tra gli impegni, "come Lega e come governo - spiega poi il titolare del Viminale - mi ripropongo di portare in Consiglio dei ministri il prima possibile l’intervento a difesa delle donne sul codice rosso, come al pronto soccorso, perché sui fascicoli dei magistrati le denunce di stalking e di violenza contro le donne non finiscano all’ultimo posto". "Se ci sono segnalazioni dettagliate e documentate, hanno la priorità assoluta, perché di donne ferite, attaccate con l’acido o ammazzate ne abbiamo contate anche troppe. Sarà una delle prossime iniziative che governo e Parlamento porteranno avanti", assicura il vicepremier.

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