cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 21:49
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Incontro Romani-Renzi, ira Forza Italia. Ma il dem smentisce

01 dicembre 2018 | 18.11
LETTURA: 5 minuti

(Fotogramma /Ipa)
(Fotogramma /Ipa)

La notizia dell'incontro Romani-Renzi, con tanto di risalto sulla stampa, raccontano, avrebbe fatto storcere il naso ai vertici di Forza Italia. A cominciare da Silvio Berlusconi, infastidito dai rumors su un ''nuovo progetto politico'', un contenitore centrista con dentro il Pd renziano e pezzi di Fi, che di fatto taglierebbe fuori il Cav dai giochi che contano. Il faccia a faccia tra l'ex segretario del Pd e l'ex capogruppo azzurro, avvenuto a palazzo Madama questa settimana, sarebbe stato bollato dalle parti di palazzo Grazioli ''come un'iniziativa personale'', che ''non ha nulla a che fare con la linea di Fi e che non fa presagire alcun riavvicinamento con Renzi, in stile Nazareno''. Umore nero in Forza Italia, quindi, ma in serata arriva la secca smentita del dem: "A differenza di quanto riportato da alcuni quotidiani - scrive infatti l'ufficio stampa dell'ex segretario Pd - il senatore Matteo Renzi non ha mai incontrato il senatore Romani né altri senatori di FI per parlare della costituzione di un nuovo movimento politico. Prima che risibile questa notizia è clamorosamente falsa".
Intanto, però, anche Antonio Tajani si sarebbe risentito per l'uscita dell'ex ministro, considerata da vari azzurri ''inopportuna'', legata forse più a ''vecchi rancori personali che a un reale disegno politico''. "E' un'iniziativa personale", spiega Tajani e mette in chiaro: "Noi siamo alternativi al Partito democratico, alle elezioni regionali ed amministrative andremo coesi per sconfiggere i Cinquestelle e la sinistra". ''L'incontro Romani-Renzi è stato anche per me uno scoop, il nostro orizzonte è il centrodestra unito'', mette in chiaro Mara Carfagna in mattinata. Per Berlusconi, riferiscono fonti azzurre, c'è solo un progetto politico da realizzare, quello di tornare a palazzo Chigi con un centrodestra unito, conservando l'alleanza con la Lega.
Ieri l'ex premier si sarebbe sentito al telefono con Salvini due volte, la prima volta durante il vertice a Milano, la secondo dopo, nel pomeriggio per darsi appuntamento a breve per chiudere la partita sui candidati governatori alle regionali che, assicurano, resta tutt'ora aperta. "Ogni schema o strategia politica futura deve rimanere nell'alveo del centrodestra, chi fa altro non va preso in considerazione'', riferisce un big forzista. Il pallino di Arcore, comunque, è sempre dare voce all'Altra Italia, che, precisa Tajani all'Adnkronos ''non è un nuovo partito, tant'è che alle europee il simbolo di Fi non sparirà, ma avrà una nuova veste grafica per dare l'idea del rinnovamento e della volontà di allargare i nostri confini alla società civile e a tutte le forze moderate'', abbracciando quella 'terra di mezzo', tra la Lega salviniana e il Pd renziano.
Berlusconi, raccontano, va ripetendo in questi giorni che il governo Conte, a causa delle forte divisioni tra M5S e Lega non potrà andare avanti e cadrà, e che il centrodestra unito potrà diventare maggioranza grazie anche al soccorso di tutti quei parlamentari del gruppo Misto, dell'opposizione, in particolare del Pd e del M5S (a cominciare dagli ex grilini), preoccupati dalla prospettiva di perdere lo scranno con elezioni anticipate.

LA VERSIONE DI ROMANI - "Sono sorpreso del clamore che ha avuto sui giornali il fatto che un senatore di Forza Italia possa scambiare alcune battute con esponenti del Pd sul futuro del nostro Paese. La situazione - spiega commentando all'AdnKronos la notizia - è talmente grave da tutti i punti di vista che mi sembra naturale confrontarsi in Parlamento sui possibili sbocchi di una crisi politica ed economica che non sembra avere come esito in tempi ravvicinati le dimissioni del governo Conte".
"Il nuovo bipolarismo sembra lasciare poco spazio alle forze che tradizionalmente hanno ispirazioni moderate, popolari, liberali e riformiste. Sono due processi di riflessione e di approfondimento che dovranno trovare spazio nel dibattito interno del mio partito e molto probabilmente del Partito democratico", spiega il senatore azzurro.
"Nulla oggi sembra preludere ad un percorso convergente. Apparteniamo a due schieramenti che storicamente sono stati avversari ed hanno governato il Paese negli anni passati in nome di quel sano principio dell'alternanza che dà senso compiuto alla nostra democrazia. Nulla di più", conclude Romani.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza