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Scontro Salvini-de Magistris

03 gennaio 2019 | 12.14
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(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

E' scontro tra il ministro dell'Interno Matteo Salvini e il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris sul caso della nave Sea Watch, da giorni nelle acque del Mediterraneo con decine di migranti che attendono di sbarcare in un porto sicuro. Commentando le parole di de Magistris, che ai microfoni di Radio Crc aveva annunciato l'intenzione di garantire "un'azione di salvataggio " nel caso in cui la nave dovesse avvicinarsi al porto di Napoli, Salvini ha specificato: "I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini".

Parole che però non sembrano aver minimamente scosso il sindaco di Napoli, che ha rincarato la dose, annunciando di aver scritto al comandante della nave, "di dirigere la prua verso Napoli". "Il porto di Napoli è aperto - ha sottolineato il sindaco - non c'è alcuna ordinanza di chiusura, venite e se qualcuno vorrà sbarrare la strada davanti al porto verremo con le imbarcazioni dell'umanità ad accogliervi nella nostra città". Secondo de Magistris "è indegno, inumano, antigiuridico e in violazione di ogni principio costituzionale che un Governo lasci morire persone in mare, e in particolare donne e bambini". Il sindaco ha ricordato inoltre che "al Comune di Napoli interpretiamo le leggi ordinarie solo in maniera costituzionalmente orientata, così come abbiamo fatto in altri casi. Se ci sono violazioni di diritti delle persone, di diritti costituzionali, noi applicheremo la legge solo in conformità della Costituzione repubblicana. L'abbiamo fatto quando ci volevano far chiudere le scuole comunali assumendo maestre, lo abbiamo fatto quando non volevano dare diritti a bambini nati da persone con stesso sesso. Oggi lo facciamo con chi vorrebbe discriminare le persone a seconda del colore pelle".

Prima dell'annuncio sull'apertura del porto di Napoli, de Magistris aveva ribadito inoltre la sua posizione in merito al decreto sicurezza, finito ieri nel mirino di alcuni sindaci che hanno manifestato qualche dubbio sulla costituzionalità del provvedimento."Iscriverei un richiedente asilo a Napoli all'anagrafe? Assolutamente sì, di fronte a persone che hanno dei diritti che devono essere riconosciuti il Comune di Napoli risponderà alla Costituzione, non a Salvini". Quindi l'affondo: "Io non faccio parte di un partito che ha sottratto decine di milioni agli italiani - ha sostenuto De Magistris, facendo riferimento ai 49 milioni di euro di rimborsi elettorali dovuti dal Carroccio - non vado ad abbracciare criminali durante le partite di calcio e non pavento nemmeno lontanamente l'idea, pur escludendolo, di usare esercito, carabinieri e poliziotti contro i sindaci. Se solo ci prova a pensarlo - ha assicurato il sindaco di Napoli - avrà una risposta politica e democratica talmente adeguata che se la ricorderà per tutta la vita".

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