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Bufera su Lannutti, lui si scusa: "Non sono antisemita"

21 gennaio 2019 | 21.33
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Elio Lannutti si scusa dopo la bufera scoppiata a seguito di un suo post su Fb. "Gruppo dei Savi di Sion e Mayer Amschel Rothschild, l'abile fondatore della famosa dinastia che ancora oggi controlla il Sistema Bancario Internazionale, portò alla creazione di un manifesto: 'I Protocolli dei Savi di Sion'. Suddiviso in 24 paragrafi, viene descritto come soggiogare e dominare il mondo con l'aiuto del sistema economico, oggi del globalismo, dei banchieri di affari e finanza criminale" aveva scritto il senatore 5 Stelle a commento di un articolo dal titolo 'Le 13 famiglie che comandano il mondo'. Poi le scuse: "Ieri ho pubblicato un link sui banchieri Rothschild, senza alcun commento. Poiché non avevo alcuna volontà di offendere alcuno, tantomeno le comunità ebraiche od altri, mi scuso se il link ha urtato la sensibilità. Condividere un link non significa condividere i contenuti, da cui comunque prendo le distanze. Ci tengo a sottolineare che non sono, né sarò mai antisemita".

Dalle sue parole, stigmatizzate dalle opposizioni, avevano preso le distanze Luigi Di Maio e il M5S. "Come vicepresidente del Consiglio e come capo politico del M5S prendo le distanze, e con me tutto il Movimento, dalle considerazioni del Senatore Elio Lannutti" aveva scritto il vicepremier in una nota.

"Stilano la lista dei giornali buoni e cattivi. Rilanciano teorie antisemite. Attaccano brutalmente un alleato europeo. Il M5S è la degenerazione della politica italiana. Non permetteremo che la nostra democrazia venga offesa e violentata così. Lanutti chieda scusa e tolga il disturbo" aveva scritto su Twitter Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia.

"Ancora parole indecenti e antisemite dal senatore Cinque Stelle Lannutti. Vergognoso" aveva affermato Maurizio Martina, candidato alla segreteria del Partito democratico. Duro anche il commento di Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria del Pd: "Le dichiarazioni del senatore Lannutti sui Protocolli dei Savi di Sion sono il punto più basso di questo mix di odio, negazionismo e razzismo che riaffiora sempre più spesso". Ed Ernesto Magorno, senatore dem, su Twitter aveva rincarato la dose: "Grave quanto affermato da @ElioLannutti circa il #ProtocolloSaviSion. L'esponente #M5S ha dovere di chiedere scusa alle comunità ebraiche. Si vergogni!".

"Il #protocolloSaviSion è la prima fake news della storia, oggi viene utilizzata come fonte - le parole su Twitter della senatrice del Pd Anna Rossomando, vicepresidente del Senato - Nelle giornate che precedono la celebrazione della Giornata della memoria è ancora più vergognoso richiamare a modello pagine che hanno fatto del razzismo e dell’antisemitismo un manifesto". “Scusate ma dove stiamo andando a finire? - il tweet di Emanuele Fiano - Dovrò espatriare io, in quanto ebreo? Un senatore dei 5 Stelle cita i Protocolli dei Savi di Sion, l’emblema dei falsi alla base dell’antisemitismo moderno come fonte per spiegare il controllo bancario. Siamo veramente a un punto grave. Orribile”. “Riportare ufficialmente l’antisemitismo dentro il Parlamento italiano? Fatto. Grazie #Lannutti, grazie #M5S. Ora il repertorio dello schifo è proprio completo #savidision" aveva twittato Giovanni Paglia di Sinistra Italiana-Leu.

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