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"Contributi troppo alti", le scuse di papà Di Battista

26 gennaio 2019 | 19.52
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Fermo immagine dall'intervista delle Iene
Fermo immagine dall'intervista delle Iene

"Sì uno per quattro, cinque ore a settimana. Pensi che scoop...". Il papà di Alessandro Di Battista, Vittorio, risponde così a le Iene quando gli viene chiesto se abbia mai avuto lavoratori in nero nella sua azienda. "Ci sono centinaia di migliaia di situazioni di piccoli imprenditori e di disgraziati che cercano lavoro e sono, per così dire, offuscate dal fatto che si possa approfittare a volta della possibilità di avere un ausilio di lavoratori senza dover pagare tutte quelle somme enorme per i contributi", ha aggiunto Vittorio Di Battista che oggi in un video su Fb ha raccontato di aver scoperto la cosa e di essersi arrabbiato con il padre per aver tenuto un lavoratore in nero.

Lo stesso Alessandro Di Battista con una diretta su facebook ha anticipato l'inchiesta di Filippo Roma che andrà in onda domenica 27 gennaio dalle 21.10 su Italia1. L’azienda di Di Battista Senior -si legge in una nota delle Iene- è la Di.Bi.Tec srl, che commercializza apparecchi sanitari a motore. “Ha tenuto mai lavoratori in nero nella sua ditta?”, ha chiesto Filippo Roma a Vittorio. “Sì”, risponde lui in maniera secca. E aggiunge: “pensi che scoop”. Quanti ne ha tenuti? “Uno per quattro, cinque ore la settimana di media”, dice Di Battista.

L'esponente M5S impegnato nella campagna elettorale per le Europee (anche se non da candidato) si è detto testualmente ''incazzato'' con il padre per la vicenda. Ma Di Battista Senior, che alla domanda della Iena se giustificasse il lavoro in nero ha risposto: “In certi aspetti sì, anche perché è diffuso in Italia. È diffuso in maniera totale”.

E quindi? Dovremmo accettarlo? “Si dovrebbe cercare di contrastarlo ma colpendo, come dire, la situazione che impedisce a tanta gente per esempio di assumere regolarmente perché costa un sacco di soldi o a tanti disgraziati che vanno a cercare lavoro di adattarsi pure a situazioni del genere”, ha risposto.

E quando Filippo Roma gli fa notare che è comunque il datore di lavoro ad approfittarsi del lavoratore in nero, che è sempre la parte debole, Vittorio Di Battista risponde: “non credo di essermi approfittato”. E conclude: “Ho usufruito di certe situazioni”.

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